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LA TRAVERSATA DI
WATERPOLO Messina 2014
Doppia e singola traversata in gruppo non
competitiva, 22 Luglio 2014 - organizzata da Fabio Salvo con
Baiadigrotta.it
La seconda
traversata del gruppo di master messinesi capitanato da Fabio Salvo,
la terza per i tesserati della Waterpolo Messina, allenati da Giuseppe
La Monaca. Si fa un gran parlare di sport e amicizia, ma debbo
riconoscere che in riva allo Stretto ho incontrato pochi gruppi affiatati come
quello di questi ragazzi, che hanno trovato in Fabio e Lillo Giunta
due perfetti e scrupolosissimi organizzatori, che anche per quest'occasione si
sono avvalsi del supporto tecnico di Baiadigrotta.it.
Per alcuni di loro
si trattava della "prima volta" in assoluto, per altri è stata l'occasione per
ripetere l'esperienza di due anni prima, per altri ancora è stato un vero passo
in avanti col tentativo di doppia traversata. Dal punto di vista strettamente
sportivo sono state notevoli le prestazioni di Alessio Giostra,
alla sua prima esperienza nello Stretto, e Fabrizio Conti. Mi
auguro di poter rivedere entrambi in un tentativo individuale per il quale i
tempi mi sembrano ormai maturi. Ma tutti i protagonisti della "doppia" si sono
comportati con grande bravura, a testimonianza di una solida preparazione curata
nei mesi precedenti.
Tra i partecipanti
due donne, e per entrambe vorrei spendere qualche parola: Gabriella
Bombaci è riuscita a vincere la propria emotività che l'aveva portata
al ritiro due anni prima, e per me è stato motivo di grande gioia vederle toccar
terra in Calabria; Teresa "Resy" Calvo, mia vecchia compagna di
squadra al CUS Messina negli anni '80 ha dal canto suo ritrovato quel mare in
cui aveva vissuto tante avventure, riappropriandosi di una parte di sè che si
era persa per strada.
Da organizzatore, i miei
complimenti e ringraziamenti a Fabio e Lillo per aver reso facile un lavoro di
coordinamento non da poco, con 18 persone in acqua tra doppia e singola
traversata. Complimenti a tutti!
*******************************
PASSANNU U STRITTU!
CIA' PUTEMU FARI.... - di
Fabio Salvo
Il motto era questo, questa volta nn c'era da ricordare mio
papà, anche se il mio pensiero è andato anche a lui, ma solo da confrontarci di
nuovo con noi stessi e migliorare quanto fatto la scorsa traversata!
Questa volta siamo 18, 8 dei quali provavamo anche il
ritorno (CIA' PUTEMU FARI).
Come al solito alla partenza i volti di tutti, raccontano
diverse emozioni
dalla serenità più assoluta, all'ansia di capire cosa ci aspetta, tra l'altro le
condizioni meteo nn promettono nulla di buono e questo ovviamente aumenta la
difficoltà della traversata.
Si parte alla volte del pilone con le barche che poi ci
"scorteranno" in questa straordinaria avventura, e qui subito una fastidiosa
scoperta, il mare è pieno di meduse. Io stranamente mi sento agitatissimo e non
riesco a concentrarmi per come dovrei, mi tormenta il fatto di dover tornare
indietro una volta messi i piedi in Calabria.
Arrivati sotto il Pilone, il solito "rituale" di
preparativi per chi nuota a mare e lo deve fare per lungo tempo....creme,
cremine, pasta fissan etc..., pulizia degli occhialini (evito di raccontarvi i
particolari di come si fa!) e la relativa posa, nella speranza (piuttosto vana
direi) che nn si appannino e che nn entri acqua.
Finalmente ci siamo, si parte in due gruppi, il primo è
quello mio, il gruppo di quelli che deve anche tornare, subito dopo quello di
chi deve fermarsi in Calabria.Ognuno di noi sa cosa deve fare, individuare la
barca di riferimento ed i compagni con cui nuotare La tensione è alla stelle,
così come la curiosità," come si metterà il mare??? "
Da buon gruppo, la speranza è quella che tutti nessuno
escluso raggiunga il proprio obiettivo, nn esistono rivalità, anzi, voglia di
mettersi ognuno a disposizione del compagno in caso di sopraggiunte difficoltà!
Si parte, e subito la prima difficoltà, primo provare a
scansare le meduse nei primi 200 mt (obiettivo centrato, almeno io, metodo
utilizzato BOTTA DI CULO), ed ecco la seconda, occhialino occhio sx pieno di
acqua (ettepareva!), cinque minuti di panico totale, nn vedevo nulla, e questo
poco poteva importare, ma nn vedevo Lillo e Daniele e questo era si un grande
problema, fin quando finalmente li individuo, li faccio fermare li raggiungo e
finalmente comincia la mia traversata. Noi tre, siamo troppo affiatati, fuori e
dentro l'acqua, allenamenti condivisi da anni, ci completiamo tutti alla
perfezione. Ovviamente gli altri impossibile sapere dove si trovino.
Cominciamo a nuotare con una grande costanza, il vento
viene da dietro e questo ci aiuta, ma il problema sono le onde che ci fanno fare
qualche bracciata a vuoto e che a volte durante la respirazione ci fanno bere.
Tutto fila liscio,nuotiamocon grande determinazione e con costanza,tutti e tre,
precisi,perfetti stessa frequenza di bracciata, ogni tanto scorgo Lillo e
Daniele che sollevano la testa per guardare se siamo tutti li. Sembra che il
tempo voli, sollevo la testa e vedo la costa Calabra vicinissima, sotto comincio
a scorgere il fondale, prima scarica di adrenalina, l'andata è stata fatta, poco
meno di 51 minuti, buon tempo direi. Nn ci possiamo manco godere il primo
traguardo raggiunto, perchè c'è un ritorno da fare e stavolta c'è da affrontare
: il vento contro e le onde che ci arriveranno di fronte. Il tempo di dissetarci
un poco, mangiare una marmellatina e si riparte, nel frattempo a distanza scorgo
le altre barche, alcune stanno ripartendo altre stanno arrivando.
Si riparte ed i timori nn sono per nulla infondati, i
primi 7/800 mt sono un inferno, la difficoltà diventa esponenziale, la fatica si
raddoppia, le bracciate a vuoto e l'acqua che entra in bocca pure.
Fortunatamente ancora nn siamo stanchissimi, per cui si deve lavorare anche di
testa, c'è un obiettivo da raggiungere, costi quel che costi. Continuaiamo a
nuotare con la solita costanza e determinazione. Io mi sento avvilito, solo
l'orgoglio mi porta a nn mollare di un cm, quel moto ondoso continuo, mi fa
sentire dentro un frullatore (pare che alcuni barcaioli, avessero pure
manifestato agli amici in barca la loro perplessità a che noi potessimo finire
la traversata). Ad un certo punto verso l'ora e 40 di nuoto, sollevo la testa
per capire dove diavolo fossimo e chiedo, siamo a metà percorso preciso. So che
da li a poco la mia autonomia di forze comincerà a scarseggiare e che mi dovrò
aiutare con la testa, ma arrivato a quel punto come si può mollare?? In effetti,
la mia nuotata comincia a risentirne, nn ho più quella costanza di prima,o nuoto
troppo piano e male(finisco per tagliare la strada a Lillo o per dargli qualche
"tumpulata" , da qui la sua
incazzatura con relativi cazziatoni di cui ieri sera abbiamo riso come i pazzi),
o nuoto troppo forte per inerzia ,nella speranza che sollevando la testa,
Messina sia più vicina.Nulla di tutto questo, mi fermo due volte cercando di
recuperare le forze, e qui "la squadra" anche Lillo e Daniele si fermano, ma le
soste per loro sono più dannose, si finisce per perdere il ritmo, allora mi
convinco che è il caso continuare di dare fondo alle ulime energie. In effetti
all'ora e 55 sollevo la testa e la costa è li vicinissima a portata di mano
(anzi di piede), si, è fatta, nessuno mi, ci può più fermare,tra l'altro
becchiamo una corrente di acqua ghiacciata, che paradossalmente ci aiuta perchè
lenisce gli inevitabili dolori alle spalle. E così avanti tutta fino alla riva,
tocchiamo terra e tutti e tre solleviamo le braccia in aria, segno convenzionale
per i cronometristi, siamo arrivati, la traversata è finita 2:04 e qualche
secondo (anche questa è squadra).
felicità e soddisfazione per avercela fatta e considerando
le condizioni del mare anche con un tempo discreto, per delle persone che hanno
cominciato a nuotare solo qualche anno fa.
La notizia bella è che sono tutti arrivati, nessuno
escluso, tutti felici contenti, l'obiettivo per cui abbiamo lavorato e fatto
scarifici( nn nel senso più letterale del termine) per mesi, nn è stato vano.
Vorrei dedicare questa traversata a due persone: Un
ragazzo di 52 anni che la settimana scorsa, ci ha lasciato, io nn lo conoscevo,
ma ho sentito che come me era appassionato di nuoto e che più volte aveva fatto
lo stretto, questo mi ha colpito parecchio!
E poi ad un caro amico, che ultimamente nn è stato tanto
bene, spero si riprenda presto ed al meglio, lui nn leggerà, nn è su fb, ma il
mio pensiero è stato rivolto spesso a lui ed alla sua sofferenza!
Ciao a tutti, ecco le mie emozioni!
Elenco
completo dei partecipanti e relativi tempi
Singola
Traversata |
Mario Anzà |
0.51'46" |
Dario Failla |
0.51'47" |
Alessandro Tita |
0.51'50" |
Angelo Panarello |
0.52'07" |
Rocco Cicciarello |
0.52'21" (era partito
per la doppia) |
Valerio Grasso |
1.01'36" |
Teresa Calvo |
1.01'47" |
Francesca
Gabriella Bombaci |
1.01'47" |
Saverio Burrascano |
1.01'47" |
Carmelo Genovese |
1.03'01" |
Doppia
Traversata |
Alessio Giostra |
1.48'19" (singola in
46'34") |
Fabrizio Conti |
1.48'39" (singola in
46'34") |
Francesco Billè |
1.53'37"
(singola in 46'44") |
Antonio Giostra |
1.57'45" (singola in
46'39") |
Alesandro Magazzù |
2.00'32" (singola in
52'17") |
Fabio Salvo |
2.04'01" (singola in
50'51") |
Lillo Giunta |
2.04'01" (singola in
50'51") |
Daniele Papandrea |
2.04'01" (singola in
50'52") |
Questa
pagina è stata curata da Nino
Fazio.
Per comunicare dati o richiedere informazioni, scrivetemi qui: nino@baiadigrotta.it
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