:: baiadigrotta.it ::
home |
SALVATORE
VERDINI e lo Stretto
Salvatore Verdini
nasce a Taranto il 1 marzo del 1935. Premiato con medaglia d’oro
dalla FIN con la motivazione: … giovane
promessa del nuoto di interesse nazionale, viene convocato nella
rappresentativa Italiana giovanile di nuoto, a svolgere allenamenti
collegiali sotto la guida del tecnico Usmiani. Partecipa così
all’incontro di nuoto Italia-Jugoslavia nelle acque della Piscina Albaro
di Genova, indossando la sua prima Maglia Azzurra. La
carenza dell’impiantistica sportiva nella Città dei due Mari, lo porta
a migrare su iniziativa del Presidente del Comitato Regionale della FIN,
Dott. Vito Manna ad intrattenere allenamenti collegiali nel capoluogo pugliese. Tra
il 1952 e il 1954, Salvatore Verdini difenderà i colori sociali del CUS
Bari conquistando importanti vittorie, in particolare nel nuoto di fondo; la prima è la Traversata Trofeo Cambrum (Barletta),
una traversata a nuoto di 3 chilometri; successivamente vince il Trofeo
Miglio Marino nelle acque del Porto
di Brindisi, e ancora le Traversata del Basso Adriatico disputate nelle sedi di Brindisi
e Bari; nella sua Taranto conquista diverse edizioni delle Traversate
del Ponte Girevole e nella Coppa
Stella Maris (Traversata dei due Ponti). Nel
1955 intraprende la carriera militare nella Polizia di Stato si
trasferisce a Roma, entrando a far parte del prestigioso Gruppo
Sportivo Fiamme Oro - sotto la guida tecnica di allenatori come
Achille Marchetti, Rodolfo Passerini, Domenico Maiello e Branko Zizec verrà
indirizzano nelle specialità del Gran Fondo e del Salvamento a Nuoto. A
difesa dei colori romani partecipa a diversi Campionati Italiani di nuoto
e pallanuoto e importanti manifestazioni, tra le quali spicca la famosa Traversata
a nuoto denominata Coppa
Leonida Bissolati e la Coppa di
Natale (in quest’ultima nel 1956 resta famoso lo sprint con
l’olimpico Paolo Pucci che conquisterà il Titolo Europeo a Budapest nel
1958), entrambi disputate nelle acque del Tevere. Partecipa anche a
traversate a nuoto disputate sul Lago di Bracciano e sul Po e, la
prestigiosa Maratona
dell’Adriatico Rimini-Ancona, una gara a tappe, lunga 100 chilometri
organizzata dalla testata giornalistica Il Giorno; al Trofeo Manicone sempre nelle acque adriatiche e
per concludere a ben quattro edizioni della Traversata
dello Stretto di Messina (Trofeo Calì
-
Coppa Presidente della Repubblica).
Queste resteranno e ancora oggi sono il fiore all’occhiello di
Salvatore Verdini. L’edizione
del 1957 lo vede vincitore col tempo di 1h. 25’ 24”. Così
scrive l’inviato speciale del Corriere di Sicilia Manlio Salimi nel
1957. (…)
Questa IV° Edizione della Traversata dello Stretto di Messina ha ancora
accresciuto la fortunata fama della manifestazione per grandiosità di
successo, per favore popolare, per magnificenza di spettacolo naturale,
per vibrazione di interesse, per chiarezza d’espressione tecnica, per
sfoggio di valori atletici e per la loro giusta rispondenza col risultato.
E la conclusione generale non può essere che la stessa una
splendida gara, una bella giornata di sport, come tanto frequentemente non
capita di assistere, una lotta viva e titanica, e un prepotente giovane
dominatore, il possente ventiduenne Salvatore Verdini del Gruppo Sportivo
delle Fiamme oro di Roma (…).
La
Traversata dello Stretto di Messina era all’epoca una manifestazione per
atleti tesserati alla Federnuoto e denominata Trofeo Cali’ dal nome
dell’organizzatore. Una gran fondo natatoria di alto prestigio
agonistico, tanto da essere patrocinata dal Presidente della Repubblica
che metteva per l’occasione in palio una Coppa a tiratura unica e
interamente cesellata in argento.
Dedicatosi con successo al Nuto di Salvamento, conquista in questa disciplina numerosi titoli nazionali e internazionali, alternando questa attività con quella di pallanuotista. Continua ugualmente nella sua Taranto a mietere successi nel nuoto puro, seppur in campo regionale, e conquista i record regionali nei 100 nei 200 dorso e nei 1500 stile libero categoria assoluti. E’
merito suo e del suo primo allenatore Alberto
Gerundo, che negli anni cinquanta vestì
la carica di Consigliere Nazionale della FIN settore Promozione sportiva,
il prodigarsi e stimolare affinché Taranto sia tra le 10 città italiane
a beneficiare della costruzione da parte del CONI della costruzione
comunemente conosciuta come Piscina Comunale. Abbandona
definitivamente la carriera agonistica nel 1970 all’età di 35 anni. Si
dedica all’insegnamento del nuoto, fonda assieme all’amico Cosimo
Gentile la società sportiva Nuoto Taranto e nel 1978 la sezione tarantina
dell’ANAOAI (Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri
d’Italia). Nel 2000 viene insignito dal Coni Nazionale della “Stella d’Oro al Merito Sportivo” uno tra i più alti riconoscimenti nello sport.
storia - albo d'oro & immagini - organizzazione - regole - atleti Per comunicare dati o richiedere informazioni, scriveteci qui: traversata@baiadigrotta.it |
con lo Stretto nel cuore