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ULRICH VORMBROCH, traversata solitaria stile libero 
23.10.2013

La traversata dell'atleta tedesco giunge alla fine di una intensa stagione di nuoto nello Stretto. Ulrich viene da Monaco di Baviera, dove si è allenato nell'impianto leggendario dei Giochi Olimpici del 1972, per intenderci, quello delle sette medaglie d'oro di Mark Spitz. La traversata si è svolta in condizioni meteo-marine favorevoli, in una di quelle splendide giornate che l'autunno siciliano sa regalare.

Accompagnato dallo staff di Baiadigrotta.it e guidato dalla barca di Giovanni Arena, assistito dal medico Marcello Aricò, Ulrich ha nuotato con sicurezza tra le due sponde, ottenendo un ottimo risultato cronometrico (45'21").  Vormbrock, svluppatore di software freelance, voleva "realizzare il sogno della sua vita" e, dopo esserci riuscito, racconta così la sua esperienza:

"Ho preso lezioni di nuoto da un istruttore qualificato, che mi ha dato dei suggerimenti preziosi sulla tecnica da adottare e mi ha esortato ad allenarmi secondo un ben preciso piano di lavoro prestabilito. Contemporaneamente da YouTube ho attinto alcuni suggerimenti in merito allo stile di nuoto ed ho scoperto, per puro caso, un video sull’attraversamento dello Stretto di Gibilterra. Guardandolo, mi si è acceso il fuoco nelle vene per l‘ “Open Water Swimming“. Di una cosa ero certo: prima o poi avrei nuotato anch’io da Tarifa al Marocco! Superare quello Stretto solo con le proprie forze non è, però, un’impresa facile perchè si devono affrontare, in un tratto di circa 20 Km., onde molto alte e correnti altrettanto forti. Da neofita del “nuoto per lunghi tratti“ non ho voluto accettare questa sfida, anche perchè tra barche d’appoggio, organizzazione e medico di bordo il mio “divertimento“ sarebbe costato € 1800 e non volevo gettare al vento così, a cuor leggero, una simile somma. Allora ho cercato un’alternativa che si potesse compiere solo con una piccola spesa per gli allenamenti: lo Stretto di Messina. A Settembre di quest’anno ho conosciuto via Internet Nino Fazio, un nuotatore italiano specializzato nei lunghi tratti, che, a fianco delle sue attività nel nuoto, organizza le traversate dello Stretto di Messina."

"Superare a nuoto lo Stretto di propria iniziativa e senza barche d’appoggio sarebbe pericoloso per la propria incolumità a causa delle correnti insidiose e del traffico mattimo e per questo motivo è vietato. Nino mi ha scritto che la mia attraversata dello Stretto avrebbe dovuto essere notificata alla Capitaneria di Porto di Messina. Inoltre avrei dovuto esibire un certificato medico di idoneità sportiva. Nino mi ha inoltre informato che, per legge, l’autorizzazone ufficiale avrebbe richiesto circa trenta gioni, perciò avrei potuto iniziare non prima della metà di Ottobre. Mi sono allenato assiduamente arrivando a nuotare fino a circa 50 Km. in un mese. Con l’aiuto del mio personal trainer e della sua tecnica d’allenamento ho dovuto ancora stabilizzare la mia postura in acqua per non spingere inutilmente durante la nuotata in quanto, nei tratti più lunghi, ciò non avrebbe avuto senso, comportando solo una perdita di energie. Nino, che nel frattempo stava organizzando la mia traversata dello Stretto di Messina, mi ha scritto che, a causa delle correnti e delle maree, la data ideale per la traversata era il 23 Ottobre. Due giorni prima della traversata sono arrivato in volo a Catania e mi sono rallegrato nel trovare bel tempo. Le previsioni metereologiche per l’intera settimana erano molto positive, così il mio progetto non aveva più alcun ostacolo. Ho alloggiato a “Torre Faro“ da dove sarebbe iniziata la mia traversata. Il mio allenatore mi ha consigliato di non affaticare il fisico il giorno prima dell’impresa e di nuotare al massimo per 1.5 Km. per adattarmi alla sensazione dell’acqua in mare aperto."

"Il 23 Ottobre era tutto pronto: Nino è venuto a prendermi attorno alle 10, con un tempo bellissimo, e mi ha accompagnato sulla spiaggia dove mi stava aspettando l’intero equipaggio con due barche d’appoggio. Nino mi ha presentato alla squadra e mi ha dato le ultime istruzioni. La partenza era fissata per le 11, mentre gli uffici portuali trasmettevano via radio il messaggio che lo Stretto doveva essere libero dal transito delle navi per circa un‘ ora. Poi, all’improvviso, in direzione nord sono comparse una nave da crociera e una nave militare della Marina Italiana. I membri del mio team si sono innervositi ed uno di loro si è messo freneticamente in contatto con la Capitaneria di Porto di Messina. Finalmente, alle 11.15, si è sentito lo sparo d’inizio ed io ho dovuto calarmi tra i flutti, da Scilla a Cariddi. Alla mia sinistra viaggiava la prima barca d’appoggio, dalla quale ero guidato attraverso i segni delle mani. Nella seconda barca d’appoggio, che si trovava alla mia destra, c’era un medico e due cronometristi che annotavano il mio tempo e la frequenza delle mie bracciate. La prima parte del mio percorso si è svolta molto tranquillamente, potevo scivolare sull’acqua senza troppo sforzo. Nino mi forniva sempre indicazioni con le mani e mi esortava a nuotare più vicino alla barca d’appoggio di sinistra. Due altri membri dell’equipaggio documentavano la mia avventura attraverso video e foto. Però, a metà del percorso il mare è divenuto mosso ed ho dovuto affrontare onde molto alte. Grazie a Dio le onde provenivano dalla parte destra, per cui, nuotando dal lato sinistro sono riuscito a respirare, inghiottendo a malapena solo un po‘ d’acqua durante l’intera attraversata. Mentre nuotavo mi sono concentrato in egual misura sulla rotta, sulla tecnica e sulla respirazione."

"Il tempo è trascorso in un lampo e dopo 45 minuti e 21 secondi esatti ho raggiunto la costa calabrese all’altezza di Cannitello. Sono stato entusiasta di avere nuovamente la terra sotto i piedi. Con la traversata dello Stretto di Messina ho coronato il sogno della mia vita! Ma non solo: questa esperienza mi ha dimostrato che sono in grado di affrontare a nuoto tratti di media distanza – perciò , con un allenamento ancora più intensivo, potrei immaginarmi di superare lo Stretto di Gibilterra. Su YouTube è possibile guardare il video della mia avventura..."  

a cura di i Nino Fazio - nino@baiadigrotta.it

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