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TINDARO ULLO - SABRINA PERON, traversate stile libero
VULCANO - CAPO CALAVA' (due traversate in solitaria effettuate con partenze e rotte separate)
La storia di questa affascinante rotta è stata da me iniziata nel lontano 1987 con la prima delle mie tre traversate tra l'isola e la roccia di Calavà. Due anni dopo è stata Cristina Scotto a costruire in questo mare il primo capitolo della sua storia di traversatrice solitaria. Anni di quiete, poi dal 2005 si riaccede la scintilla: altre due volte io, altre due volte Cristina, poi Fabrizio Mandanici e Daniel Douglas Di Pierro, senza contare gli atleti che l'hanno affrontata con la muta (Francesco Aiello, in senso inverso, e Biagio Scibilia). Con tre traversate a te testa, Cristina e io sentiamo particolarmente "nostra" la Vulcano - capo Calavà. Non tanto per i record maschile e femminile, che pure ancora deteniamo, quanto per le storie di profonda amicizia che sono legate a queste pagine indelebili della nostra vita. Nell'estate del 2019 altri due nuotatori affrontano questa traversata: Tindaro Ullo e Sabrina Peron. Entrambi vantano nel proprio curriculum una Vulcano-Milazzo (nel 2016 la Peron, 9h26', ad oggi record femminile, e nel 2017 Ullo, 9h55'). Lasciamo al loro report il racconto della loro impresa, effettuata secondo le regole internazionali del nuoto in acque libere, con costume omologato, cronometristi ufficiali e partenze e rotte separate, in modo da poter essere considerate a tutti gli effetti traversate in solitaria. Nino Fazio L'albo d'oro completo delle traversate eoliane è qui
Il racconto della traversata con tutti i protagonisti, inviato a Baiadigrotta.it da Tindaro e Sabrina I protagonisti & i traversatori 21 Luglio 2019, porto isola di Vulcano, ore 5:30, sono presenti: un’imbarcazione Open della “Milazzo Coast to Coast” di Peppe Nania e Alessandro Macaluso, con alla guida Fabio Graziano ed a bordo un assistente di Salvamento e medico della CRI Francesca Sottile e la cronometrista Irene Ridolfo; un’imbarcazione Open dei cantieri navali Colombo della “Compagnia delle Eolie” con alla guida Maurizio Privitera ed a bordo il Dottor Attilio Andriolo, Domenico Marcellini, Davide Fidanza e la cronometrista Laura Perillo. Last but not least, sono presenti anche i due protagonisti nuotatori: Tindaro Ullo della Nuoto Milazzo asd, allenato dal coach Pippo Nicosia e Sabrina Peron del Gonzaga Nuoto Sport Club Milano, allenata dal coach Paolo Felotti.
Tutto il team al completo, dopo aver raggiunto già sabato pomeriggio l’isola di Vulcano, è pronto ad attraversare i circa 21 km che li separano da Capo Calavà. Le traversate Vulcano - Capo Milazzo (23 km) e Vulcano capo Calavà (21 km) rappresentano le traversate eoliane: tra le più prestigiose, difficili e rinomate nell’ambito della Provincia di Messina. Solo pochissimi nuotatori sono riusciti a completare l’una e l’altra e ancora meno, sono quelli che le hanno completate entrambe. Tindaro Ullo dopo aver attraversato con successo la Vulcano – Capo Milazzo nel Settembre del 2017, decide di tentare anche la Vulcano - Capo Calavà e con grande generosità, coinvolge anche Sabrina Peron, anche lei traversatrice della Vulcano - Capo Milazzo (Settembre 2016, insieme ad Enrico Giacomin, riuscita grazie all’infaticabile organizzazione di Cristina Faranda e della Nuoto Milazzo). Quindi, anche per Sabrina la traversata Vulcano - Capo Calavà è un desiderio inespresso ed un mosaico da completare.
Gli sponsor La traversata Vulcano – Capo Calavà è stata patrocinata dalla Nuoto Milazzo ed organizzata da Tindaro Ullo. Inoltre è stata interamente sponsorizzata da: Gonzaga Nuoto (Milano); SCS Concept srl; Nuoto Milazzo; Pizzeria cucina mediterranea Doppiozero; Hotel Il Principe Milazzo; Il Lido Baia Del Tono Milazzo e il Rotary club Milazzo, che si ringraziano vivamente. Antefatto Quando Tindaro propone la nuova impresa a Sabrina, un po’ titubante perché in partenza per “la Batalla del Rande”, 27 km nell’oceano atlantico (gara poi disputata il 22 giugno), ma il giorno dopo, ci ripensa e decide di farla. Queste fatiche incidono sulla Vulcano Capo - Calavà provocandole sofferenza ad una spalla durante la traversata che Sabrina gestisce benissimo portandola, appunto , a compimento. La partenza Dunque, sveglia all’alba, la squadra si riunisce al porto di Vulcano alle 5,30 e con le due imbarcazioni si raggiunge località Vulcano Gelso, proprio in prossimità del faro. I due nuotatori finiscono di prepararsi, qualche ripensamento, come spesso accade, è il momento del “chi me l’ha fatto fare”, un po’ di tensione e incertezza che in fondo in fondo c’è e che contrasta la volontà di farcela, fiato sospeso e via in acqua. Sono appena le 06:15 del mattino. Tindaro Ullo si accinge a partire alla volta di Calavà al fischio della cronometrista Irene Ridolfo. A quel punto tutto si normalizza e si affronta quel blu intenso, meraviglioso, Tindaro in quell’ambiente si tranquillizza, acquista sicurezza e inizia a nuotare verso la meta che già da Vulcano è perfettamente visibile. Un minuto dopo al via anche Sabrina Peron al fischio della cronometrista Laura Perillo.
La traversata Inizia così l’ennesima fantastica avventura. Le correnti non agevolano i nuotatori, anzi per buona parte, forse fino a metà canale sono contrarie, poi sono trasversali, infine si alza mare, tanto spettacolare quanto bastardo. Si fa fatica a mantenere la giusta rotta sapientemente tracciata dall’ing. Fabio Graziano in una barca e da Maurizio Privitera, nell'altra barca. Tindaro mantiene per tutta la traversata la media di 63/65 bracciate al minuto, percorrendo circa 3,2 km all’ora e riesce comunque ad essere costante fino alla fine. Sabrina mantiene un ritmo di 55/56 bracciate al minuto. Alla fine i due nuotatori con resistenza, resilienza ed ostinazione continuano fino a quando l’azzurro intenso svanisce e si inizia a vedere il fondale. Dalla barche in assistenza, urla indicano che amici e parenti sono tutti li ad aspettare e incitare… Tindaro risponde che non capisce più nulla, ma che li vede e tocca la spiaggia di Capo Calavà con il tempo di 7h27’ dicendo: ”Questa è l’ultima”, ma sa già di raccontare una grossa bugia perché fra qualche giorno avrà sicuramente voglia di ricominciare.
Sabrina chiude la sua ennesima traversata in 7h58’ e, una volta raggiunto Tindaro in spiaggia si stappa doverosamente una bottiglia in allegria. E allora , ancora una volta, è proprio il caso di dire che “sembra sempre impossibile, fino a quando non viene fatto“.
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