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Foto e
ricordi della
Traversata
Scilla e Cariddi
1986
-
1987
-
1988
-
1989
-
1990
La
"Scilla e Cariddi", organizzata per soli 5 anni dalla Sez. Nuoto
del CUS Messina, ha riportato il nuoto di fondo competitivo nello Stretto
di Messina dopo lunghi anni di assenza. Ideata dall'allenatore dei
fondisti del CUS Claudio De Lorenzo nel 1986, deve buona parte
della sua fama alla felice stagione della presidenza di Sergio Alagna
che ne prese in mano le redini organizzative fin dal 1987. Il progetto era
ambizioso e la crescita è stata rapida in termini di seguito e di
qualità, fino ad arrivare alla validità quale Campionato Italiano
Assoluto di Gran Fondo nel 1989. Ancor più rapido il declino, legato allo
sfaldarsi della Sezione Nuoto del CUS, alla fine della presidenza di
Alagna e probabilmente accelerato dall'enorme impegno che
un'organizzazione del genere comportava e che nessun altro si è sentito
pronto ad affrontare. Peccato. Peccato pure che la Scilla e Cariddi
abbia avuto ogni anno un percorso diverso, per cui non è stato possibile
istituire un albo d'oro
con tempi raffrontabili tra le varie edizioni. Proprio questo dettaglio ci
ha spinto a considerare prioritario fissare per la nostra gara di Baia di
Grotta un percorso unico da percorrere ogni anno. La Scilla e Cariddi
ha chiuso i battenti nel 1990 ed occorrerà attendere 16 anni per rivedere
una gara di nuoto puro che porti gli atleti ad attraversare lo Stretto.
27
Luglio 1986
- I edizione
Scilla - Messina Batteria Masotto - km 16 |
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Mitica pagina della
Gazzetta del Sud con la carissima Marina Borraccia in posa
plastica
|
|
Spiaggia
di Scilla, prima della partenza: si riconoscono Nino Fazio
(io!), Florio Burburian, Enzo Bucalo |
L'arrivo
alla 'Batteria Masotto' sul lungomare di Messina dopo 16 km,
sotto gli occhi di Claudio De Lorenzo, allenatore del CUS e
organizzatore della gara. |
La
zona dell'arrivo fotografata dall'ing. Gregorio... cioè mio
nonno Vanni, che ha seguito le ultime bracciate dal suo
balcone. |
Nooo!
Non è possibile... Peppe Saya in barella all'arrivo. Mezzo
morto, come me, ma la gara l'abbiamo finita! |
Fatica
e delusione sul volto di Nino Micali dopo il ritiro... si
rifarà ampiamente quindici anni più tardi col secondo
posto al Baia Di Grotta. |
Alla
Canottieri Thalatta dopo l'arrivo: Da sinistra Chiara
Avallone, il vincitore Mauro Millauro e il grande Mauro
Lombardi. |
Lombardi
premiato da Nino Musciumarra, che accompagnava me in gara.
Al tavolo si riconoscono Franco Lo Cascio e il patriarca dei
cronometristi messinesi, Franz Benecchi (rispettivamente
all'estrema sinistra e destra). |
Da
CUSport
La mia prima
traversata dello Stretto, e direi un battesimo coi fiocchi
sul percorso di 16 km. Ricordo l'entusiasmo di Musciumarra
sulla barca accanto a me, il freddo a due km dall'arrivo, la
paura alla partenza e la gioia al traguardo. Un'avventura
indimenticabile, a cui è legata anche la nascita
dell'amicizia con molti altri nuotatori, tra cui Giorgio
Greppi, Antonello Asmone, Marina Borraccia, e il mio
amico-rivale Peppe Saya, al suo battesimo dello Stretto come
me. |
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25
Agosto 1987
- II edizione
percorso
alternativo per lo scirocco:
Spiagge d'Oro - Tono - Spiagge d'Oro, km 8.5 |
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Nicosia
col barcaiolo Francesco De Francesco...
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... e con
il presidente del CUS Messina, Piero Jaci
|
La premiazione
del vincitore Nicosia con immancabili assessore e fans, e la mia
(con l'altrettanto immancabile Musciumarra).
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Dall'alto
verso il basso:
Poco
dopo la partenza dal Lido Spiaggia d'Oro. Riconoscibile la
sagoma di Musciumarra in piedi, sulla barca a destra che mi
accompagna.
Pippo Nicosia
in piena azione contro vento e, sotto, le fasi
dell'arrivo.
Il forte
scirocco ha impedito la traversata e la gara è stata
spostata sul Tirreno. Grande vittoria di Pippo Nicosia,
davanti a Gianni Verga. Freddo da morire, una delle poche
crisi vere che ricordo di avere avuto: alla fine desideravo
solo arrivare e tirarmi fuori dall'acqua, anche perchè il
freddo mi aveva assolutamente bloccato: mi sono lasciato
passare da Verga, Sciabbica e Marina Borraccia senza
reagire. Anche Cristina
ha partecipato alla gara, portandola a termine, così come
la giovanse messinese Annalisa Alagna . Quasi la metà dei partecipanti si è
invece ritirata |
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23
Luglio 1988
- III edizione
Torre Faro - Cannitello - Paradiso, doppia traversata, km 9 |
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La
partenza dalla spiaggia di Torre Faro.
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Il
vincitore Sergio Chiarandini, oltre due metri di classe,
forza, stile e simpatia.
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Questa edizione
della Scilla e Cariddi è stata anche l'ultima traversata
(doppia) compiuta da Nino Musciumarra, a 67 anni. Sulla
barca ho avuto l'onore di accompagnarlo io, che quell'anno
ero fermo per infortunio. Un altro ricordo, ormai nella leggenda
del Fondo Italiano: il pullman che porta gli atleti alla partenza
fa una sosta nel punto di arrivo, per dar modo a tutti di vedere
bene le boe e i riferimenti. Antonello Asmone ne approfitta per
fare una visitina ai bagni della Canottieri Thalatta, per
scoprire, all'uscita, che il pullman è già ripartito lasciandolo
solo, in pieno centro città, in costume e abbondantemente
cosparso di lanolina. Al momento del "via" ci si accorge
che Asmone... non c'è più. Arriverà, scortato dai Vigili
Urbani, all'ultimo secondo! Antonello, Antonello, cosa sarebbe il
nostro ambiente senza di te? |
24
Settembre 1989 - IV edizione
CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO FONDO E GRAN FONDO
Doppia Traversata
Mortelle - Cannitello - Messina Canottieri Thalatta - 20 km |
I vincitori: Iolanda
Palmentieri (prima tra le donne e seconda assoluta) e Rosario
Castellano (primo assoluto).
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Il
passaggio a Capo Peloro, a 4 km e mezzo dal via e 15 e mezzo
dall'arrivo: la mia barca, mentre sono affiancato a Giorgio
Greppi, prima di allontanarci dalla costa per il primo dei
due passaggi dello Stretto. Ricordo una corrente tale che in
un punto il fondo era immobile sotto di me, nonostante uno
sforzo enorme. |
In
mezzo allo Stretto... |
L'arrivo
di Francesco Cacopardo e mio a Messina, dopo oltre cinque
ore di fatica! |
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Tante
cose da raccontare, direi troppe, compresa qualche nota antisportiva che lasceremo a "chi sa" e legge. Una
splendida gara, finale assoluta del Campionato Italiano che ci
aveva visto faticare sui 23 km di Ischia, i 20 di Procida, i 15 di
Ustica. Due atleti messinesi qualificati per partecipare alla
finale, che arriveranno anche l'anno seguente a poca distanza ma
in ordine invertito. Il ricordo personale, a parte la fatica, è
lo stop di otto minuti impostomi dalla Capitaneria di Porto in
Calabria e con l'acqua gelata, per lasciar passare una nave
traghetto! Credo di avere dato fondo senza parsimonia al mio
repertorio di imprecazioni, mentre dietro a me e davanti tutti gli
altri nuotavano beati verso la mèta. E gli otto minuti persi,
sono stati persi davvero. |
Questa
pagina è stata curata da Nino
Fazio.
Per
comunicare dati o richiedere informazioni, scrivetemi qui: nino@baiadigrotta.it
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