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PIETRO
MONDELLO, traversata stile libero Riportiamo
qui di seguito il report della traversata scritto da me per www.nuotosicilia.it Il tentativo di traversata dello Stretto di Messina effettuato oggi da Pietro Mondello, master 35 tesserato con il Club Nuoto Messina, è stato portato a termine col tempo di 44'14". L'atleta messinese, più avvezzo al cloro che non al sale avendo disputato solo poche gare in acque libere, è partito da Capo Peloro alle 9.30. Guidato dal Don Ninai di Giovanni Fiannacca, barca mitica quanto il suo proprietario, si è destreggiato tra le correnti che, se non hanno creato particolari problemi, certo non hanno neppure particolarmente favorito la prova. All'arrivo sulla spiaggia di Cannitello, infatti, Mondello era sicuramente felice per la riuscita del tentativo, ma non particolarmente soddisfatto per il responso cronometrico non all'altezza delle sue aspettative. D'altra parte è la legge dello Stretto: conta il nuotatore ma contano tanti altri fattori, e la storia delle traversate è fatta di exploit inattesi e di cocenti delusioni. Tra Scilla e Cariddi la prevedibilità non è di casa.
In questo caso la felicità ha prevalso nettamente sul disappunto, visto lo spirito profondamente sportivo con cui Pietro ha affrontato la traversata. Ha dato tutto, vivendo l'evento come una grande emozione che sarebbe in ogni caso rimasta. L'impressione che personalmente ho avuto, stando in barca al suo fianco e conoscendo la sua nuotata bella e nervosa, è che abbia un po' pagato la mancanza di esperienza su distanze medio-lunghe, facendo un po' di fatica a trovare un ritmo costante, procedendo piuttosto con un susseguirsi di accelerazioni e pause.
D'altra parte la traversata giunge ad appena una settimana dalla conclusione dei Campionati Italiani Masters, e l'allenamento di Mondello è stato finalizzato esclusivamente a quell'importante obbiettivo, dove ha ottimamente figurato. La traversata è stata vissuta come la realizzazione di un sogno, con entusiasmo, divertimento, modestia e grinta. A conti fatti, dunque, il risultato è comunque più che lusinghiero e colloca il master messinese al diciassettesimo posto nell'albo d'oro dello Stretto, tra nomi storici della tradizione natatoria italiana.
In barca al suo fianco era anche presente l'allenatore Antonio Arena, che ha seguito la sua preparazione. Lo staff era completato dal medico dott. Marcello Aricò e dai cronometristi Parasporo e Scimone, oltre a Giovanni ed Antonio Fiannacca ed al vostro cronista, oggi in veste di "responsabile della traversata". Nino Fazio
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