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immagini e commenti dal Trofeo Baia di Grotta

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19 Settembre 1999 - I TROFEO BAIA DI GROTTA - 4700m   

L'edizione d'esordio. Al via i partecipanti sono pochini  ma agguerriti: la gara vive sul testa a testa tra Cacopardo e Saya fino a tre quarti, quando il forte atleta messinese stacca il compagno e vola fino all'arrivo da solo.

Dietro di loro si fa notare la testa argentea di Giuseppe Lotta che tiene un passo ottimo, cedendo un po' solo nel finale.

Mentre Saya ha continuato a disputare tutte le edizioni degli anni seguenti, accompagnando la gara nella sua crescita,  Cacopardo non ha gareggiato più a Grotta, e resta il rammarico di non avere potuto assistere al suo confronto con gli atleti che hanno dato vita alle edizioni successive, quelle "vere".

9 Settembre 2000 - II TROFEO BAIA DI GROTTA - 4700m

La seconda edizione vede finalmente la partecipazione di atleti non solo messinesi, tra i quali un tredicenne di Augusta che farà parlare molto di sè...  E che vincerà altre tre edizioni della gara! Andrea Bassetta è lo storico dominatore del Baia Di Grotta, fin da quando aveva i proverbiali calzoncini corti. Alle spalle di Andrea si piazza il messinese Amedeo Villari seguito dal master catanese Marco Conti. Prima tra le donne Valentina Panebianco, ench'essa di Catania.

Simpatica 'coda' alla gara la lettera di Antonello Asmone (sempre lui!) al quotidiano "La Sicilia": le boe di virata paragonate a delle arance resteranno nella Storia. Come abbia fatto Ninni a non ucciderlo è ancora uno degli aspetti più oscuri di tutta la vicenda. 

Dopo varie proteste, rettifiche e controrettifiche, pace fatta: le boe sono più grandi, e Antonello può venire ogni anno in riva allo Stretto senza timore di finire scorticato vivo.

9 Settembre 2001 - III TROFEO BAIA DI GROTTA - 4700m


La seconda vittoria di Andrea, qui con Carmelo Recupero della Lega Navale di Messina e Ambra Ronzoni.

Quella del 2001 è stata un'edizione importante. La presenza di Ambra Ronzoni in qualità di "osservatrice FIN" dà alla gara per la prima volta una connotazione di importanza nazionale. Questo non impedisce a qualche imbecille di fermare la gara poco dopo la partenza, costringendo gli atleti a tornare a piedi al via perchè non era stato eseguito l'inno nazionale.
Nonostante questo penoso episodio, il Baia di Grotta passa la prova e diviene parte del Grand Prix nazionale di Fondo.

La gara ha la sua grande sorpresa nell'exploit di Nino Micali, atleta messinese sulla soglia dei 40: nonostante un rapporto discontinuo col nuoto, quell'anno Nino trova la voglia di allenarsi e grazie alla sua esperienza nello Stretto riesce ad imbroccare una rotta assolutamente perfetta che gli permette di cavalcare le correnti e di ritrovarsi primo fino a metà gara, conservando fino alla fine un prestigiosissimo secondo posto.

Nella foto in alto, Nino Micali premiato da Ambra Ronzoni mentre il Giudice Internazionale Gianni Calvo osserva sorridendo.

il parterre, intrattenuto dall'eloquenza di Ninni Giunta (sotto).

Alle spalle dei primi due, un gruppetto che arriva nel giro di meno di un minuto, con Fabrizio Bassetta, Francesco Lembo e uno sprint indimenticabile tra Mauro Giaconia, Nino Fazio e Peppe Saya, dopo una gara condotta fianco a fianco. Tra le donne, vince Cristina Scotto.

3 Agosto 2002 - IV TROFEO BAIA DI GROTTA - 5200m

In quest'edizione la gara parte e arriva alla Polisportiva Messina invece che alla Lega Navale, e fa parte a tutti gli effetti del Grand Prix FIN.

Record di partecipazioni con 55 nuotatori all'arrivo e dominio napoletano con Ciro Damiano tra gli uomini e Alessandra Rinaldi tra le donne. Andrea Bassetta si deve accontentare del secondo posto, davanti all'ottimo messinese Galletta, un giovane atleta che promette più che bene.
Primi due master al traguardo, 8° e 9° posto assoluto, Peppe Saya e Nino Fazio, nella foto sopra abbracciati dopo l'arrivo. Le posizioni sono invertite rispetto all'anno precedente, ma l'amicizia è la stessa.

6 Settembre 2003 - V TROFEO BAIA DI GROTTA - 5200m

chi consuma più Nivea dei fondisti? La celebre crema diventa lo sponsor ufficiale del Trofeo Baia Di Grotta!

La gara vede il ritorno alla vittoria di Andrea Bassetta, proprio davanti a Damiano che lo aveva preceduto un anno prima. Terso e primo dei master è Antonio Baglio, che tornerà al Baia come Giudice Arbitro nell'edizione 2006. Tra le donne vince la napoletana Liguoro.

4 Settembre 2004 - VI TROFEO BAIA DI GROTTA - 5200m   


Grazie Nivea ! ... Per il secondo anno sponsor del Baia Di Grotta


il gruppo degli atleti messinesi prima della partenza

La quarta vittoria di Andrea Bassetta. Dietro di lui il messinese Galletta del CUS, poi i napoletani Sapienza e Damiano. Tra le ragazze è la master Elena Presot a primeggiare, iniziando una storia d'amore con la nostra gara che la vede puntualmente in riva allo Stretto ogni anno insieme al nostro caro amico Marco Tartarotti.


alla partenza le solite sberle


l'arrivo di Peppe Saya, come sempre uno spettacolo nello spettacolo...

10 Settembre 2005 - VII TROFEO BAIA DI GROTTA - 5200m   


La gara viene dominata da Fabio Calmasini, forte atleta veronese della Leosport. Alle sue spalle i giovanissimi palermitani Mazzeo e Caleca, poi  Marco Tartarotti, anche lui della Leosport, che tra i master precede il napoletano Ciro Cerqua. L'affermazione veronese è completata dalla seconda vittoria consecutiva di Elena Presot tra le ragazze. 

L'edizione del 2005 è stata dedicata alla memoria di Paolo Pinto, scomparso nell'inverno precedente. Un minuto di silenzio subito prima del via, una strano miscuglio di sensazioni: la tensione per la gara l'ho avvertita tutta, ma con essa anche l'emozione del ricordo di un protagonista del nostro sport. I tanti giovanissimi scalpitanti alla partenza forse non lo avevano mai sentito nominare, eppure tutti gli devono qualcosa. Se il mito dello Stretto e il nuoto di fondo sono cresciuti e diventati grandi, lo si deve soprattutto a persone come Pinto, Golini, Musciumarra, Fiannacca, che hanno aperto la strada per tutti noi.


La partenza, nella luce incerta di una mattina di Settembre


Fabio Calmasini, dominatore assoluto della gara, intervistato mentre tutti gli altri nuotano ancora, sotto gli occhi dell'organizzatore Giunta e del fotografo Saya ...senza macchina fotografica. Le foto di questo servizio, infatti, ci sono state concesse cortesemente dalla signora Salmeri, mamma del promettente atleta del CUS Messina. Sotto, alcune fasi dell'arrivo. In acqua Placido Pizzi, capo del servizio cronometristi FICR, e sullo sfondo il Colapesce, barcone di Giovanni Fiannacca.


La premiazione con organizzatori, giudici e sponsor sul palco.

2 Settembre 2006 - VIII TROFEO BAIA DI GROTTA - 5200m   



Lo spettacolare arrivo di Rivellini e Bassetta, e il ringraziamento a Nivea da parte di tutti!

L'ottava edizione del Baia di Grotta è stata tra le più belle e combattute. Assente Calmasini, la gara per la vittoria ha visto impegnato un quartetto formato da Rivellini e dai tre siciliani Bassetta, Caleca e Mazzeo. L'immagine sopra ritrae il vincitore Rivellini con Bassetta immediatamente dopo l'arrivo, mentre sopraggiunge Caleca. Rivellini compie così la sua personale rivincita dopo la gara di Acicastello, condita da qualche polemica di troppo e da parole fuori luogo da parte di giudici e atleti. Le polemiche non mancheranno neppure al Baia, anche se non per le primissime posizioni. D'altra parte si sa, il "sale" nelle gare in mare non manca mai. 

Alla partenza, tutto regolare. Il grupp che vedete sotto comprende tutti i master messinesi (da s. a d. Persichetti, Scotto, Sergi, La Pera, Lotta, Mandanici, Petrella, Saya, Fazio) e un quasi-messinese e quasi-master, il caro Antonello Asmone unto come una caponata di melenzane.

ancora foto di gruppo prima del via: sopra vedete Cristina Scotto, Marco Petrella e Lara La Pera in primo piano, e dietro a loro Sandro Sergi e Fabrizio Mandanici. Sotto, la stretta di mano tra me e Peppe Saya: faremo gara insieme per tre quarti arrivando allo sprint. Di spalle D'Alessandro e Quartuccio.

Finalmente si parte. La tensione si scioglie nelle prime bracciate e si punta dritti verso la prima boa.

La gara, come si è detto, è trascinata dal quartetto di testa, seguito a distanza da un gruppo in cui la lotta è serrata. Ne fanno parte i master più forti (Cerqua, Tartarotti, Cantisano) e le prime tra le ragazze (Lembo, Esposito, Giardina), insieme ad altri giovani. Dietro a loro la Calvino e poi, in vari gruppetti, tutti gli altri. All'arrivo il giovane Caleca, vincitore ad Acicastello, conferma il terzo posto dello scorso anno davanti al pari-categoria e compagno di squadra della Nadir Mazzeo.


Sopra, Caleca subito dopo l'arrivo. 

E ora vi invitiamo a vedere con attenzione le foto che seguono, che documentano la volata dei concorrenti dal 5° al 15°, la cui classifica verrà totalmente stravolta dai giudici di arrivo: il giovane cussino Salmeri è il primo del gruppo e sesto assoluto, immediatamente prima di Cerqua che è settimo e primo dei master. 

Subito dietro a loro arriva Di Maura (sopra è nascosto da Salmeri), alle cui spalle toccano la Lembo, la Esposito e Tartarotti, secondo dei master.

Quindi arrivano Cantisano, dietro di lui la Giardina, terza tra le ragazze, il giovane Guercio e la Maragliano, mentre in fondo arriva la Calvino che - nella foto sotto - tocca anche lei in coda al plotoncino.

Chiaro, direte voi. Niente affatto: per i giudici di arrivo la classifica è invece un'altra. In testa al gruppetto è arrivata la Lembo (che invece ne aveva tre davanti). Salmeri non è arrivato primo ma secondo. Il primo dei master non è Cerqua ma Tartarotti. Cantisano non è arrivato prima di Giardina, Guercio, Maragliano e Calvino, ma ultimo del gruppetto. La Calvino, che pure era staccata da chi la precedeva, è stata classificata prima di tre persone che le stavano davanti. Per alcune ore, la Esposito viene considerata terza tra le donne pur essendo arrivata davanti alla Giardina. Il filmato che speriamo di riuscire a inserire in rete, realizzato da Giuseppe Tortorici e già pubblicato sul web da Antonio Spoto su nuotosicilia.it e messina web tv, documenta in modo ancora più chiaro l'accaduto e fornisce una testimonianza inequivocabile dell'ordine d'arrivo vero. 

Un bel pasticcio. E una bella gatta da pelare per il giudice arbitro Baglio, che tra tanta confusione e tra le proteste si è trovato a scontrarsi con diversi problemi, ognuno dei quali ha un diverso responsabile. Primo, l'errore dei giudici di gara, che all'errore - che può sempre umanamente accadere - hanno aggiunto l'accortezza di redigere cinque referti sbagliati ma uguali tra loro. Le probabilità statistiche che cinque giudici sbaglino undici posizioni su undici - ma tutti allo stesso modo - sono talmente piccole che il fatto non necessita di commenti.  Da tempo avevo sollevato su nuotomaster.it il problema della opportunità di curare una preparazione specifica per i giudici che debbono controllare le gare in mare e mi pare che la questione si ponga in modo estremamente serio. 

Secondo problema: la poca collaborazione fornita da quegli atleti che, ben sapendo di essere arrivati davanti a Tizio e dietro a Caio, non hanno immediatamente segnalato l'errore ai giudici, perdendo un'occasione per dimostrare oltre che la propria bravura nel nuoto anche la propria sportività.  Terzo problema: la mancata conoscenza delle norme FIN a proposito dei ricorsi. Alcuni tra gli atleti danneggiati dall'errore arbitrale hanno preferito, per bocca propria o dei genitori (ahimè, proprio così), minacciare, insultare, promettere vendette e altre simili raffinatezze, piuttosto che fare l'unica cosa utile che avrebbe consentito di raddrizzare la situazione: il ricorso immediato a fine gara.

Tra errore arbitrale, mancata collaborazione degli atleti e assenza di ricorsi, al Giudice Arbitro Baglio non è rimasto altro che ratificare l'ordine d'arrivo così come fornitogli dai suoi "collaboratori", nonostante abbia provato con umiltà e sincero spirito sportivo a raddrizzare la situazione in virtù delle prove visive fornite da noi organizzatori. Le regole FIN non possono essere forzate, e la prova fotografica o filmata non è prevista. D'altra parte c'erano cinque referti concordanti e verso i quali nessun reclamo era stato presentato. Il G.A. non poteva fare altro che applicare il regolamento, non avendo margini di discrezionalità in tal senso. 
A noi che curiamo il Baia di Grotta la cosa non è piaciuta e solo dopo lunghe discussioni con Ninni Giunta ho accettato di pubblicare nell'albo d'oro la classifica ufficiale anche se sbagliata. Le conseguenze del mega-pasticcio arbitrale, della poca collaborazione degli atleti e del clima di rissa instaurato da alcuni tra i più penalizzati, si sono viste il giorno seguente alla gara di Villa San Giovanni, dove le scorrettezze sono state tante e l'aria era arroventata dalle polemiche. Il ricordo dei tanti gentiluomini del mare conosciuti nei primi anni in cui facevo il Grand Prix è sempre più lontano... 

Quello che tengo a precisare, come atleta, webmaster di questo sito e collaboratore all'organizzazione del Trofeo Baia di Grotta, è che l'organizzazione ha fatto in questa occasione e farà di tutto per fare trionfare lo sport e i meriti sportivi. E se i regolamenti ci imporranno di accettare risultati sbagliati, li rispetteremo riservandoci il diritto di esporre "giornalisticamente" i fatti anche se diversi dai referti ufficiali. Il Baia di Grotta può tollerare, qualche volta, gli errori, ma non tollera le scorrettezze e la malafede palesata da alcuni atleti. I teppisti, i maleducati e i furbi potranno anche iscriversi, ma non saranno i benvenuti. Gli incapaci potranno anche essere chiamati ai più svariati ruoli, ma non saranno i benvenuti.

Ultima nota: chi scrive queste note se ne assume la piena responsabilità. Il filmato e la documentazione fotografica dell'arrivo, i referti ufficiali e quant'altro sono a disposizione di chiunque voglia approfondire l'esame dell'accaduto sotto qualsiasi punto di vista e in ogni sede. 

Chiusa la parentesi.

A proposito di gentiluomini del mare, eccone uno: Marco Conti è giustamente felice, e festeggia "alla Saya". Arriva a pochissima distanza dal gruppetto, e dietro a lui Bellistri, D'Alessandro, la Quartuccio e la Baffo. Poi è il turno di Sandro Sergi e di un terzetto formato da me, Saya (insieme nella foto sotto) e l'agonista napoletano Nappa. 

Per me e Peppe un'altra gara fianco a fianco. Stavolta arrivo prima io in uno sprint "a tutta", ma la settimana prima ad Augusta ero dietro e lo sarò ancora l'indomani a Villa. Dietro a noi la Presot, non allenata ma presente al via e all'arrivo, col serafico sorriso di sempre.  

Antonello Asmone gareggia nello Stretto dal 1986. Non c'è stata gara in cui l'atleta romano non sia stato tra noi, stringendo un rapporto di profonda amicizia con tutto il gruppo dei siciliani.

I vincitori: da sinistra, Rivellini, Bassetta, Caleca. Sotto: la Lembo, vincitrice tra le donne, premiata da Antonio Baglio. Accanto a lei la Giardina con la coppa della seconda classificata (che invece spettava alla Esposito). A Baglio un sincero ringraziamento per gli sforzi che ha fatto per fare luce sull'intricata situazione degli arrivi.

Sopra, il giovane milazzese Salmeri, in forza al CUS Messina, una delle promesse del fondo messinese, insieme a Gianni Calvo, "osservatore FIN". Dopo la situazione incandescente dell'arrivo, gli occhiali da sole sono d'obbligo (meglio se graduati) per tutti i giudici.

Ninni Giunta intrattiene come sempre il parterre, al quale viene somministrata l'immancabile poesia dialettale (non sottotitolata) della poetessa Maria Costa.

Così chiudiamo, se non in bellezza, almeno in poesia.
L'edizione 2006 verrà ricordata come una delle più vivaci, equilibrate e combattute, grazie a 48 atleti che si sono dati battaglia in uno degli scenari naturali più belli d'Italia. 

8 Settembre 2007 - IX TROFEO BAIA DI GROTTA - 5200m   

11 Agosto 2008 - X TROFEO BAIA DI GROTTA - 5200m

   

Sembra ieri, e invece siamo già alla decima edizione! La gara si svolge all'indomani della Traversata dello Stretto, e presenta alla partenza il suo record di iscritti. Sarà record anche il tempo del vincitore, a suggellare un'edizione davvero speciale. Anche le meduse, per una volta, si fanno da parte e ci lasciano nuotare in tutta serenità. Prima della partenza, l'organizzatore Ninni Giunta scruta le correnti insieme al giudice Sapienza.

Lo spettacolo dei nuotatori impegnati subito dopo il "via": si parte con la corrente a favore e si punta dritti verso la boa di Paradiso, con il portacolori delle Fiamme Oro, Valenti, in testa a tutti seguito da Pupulin. Sullo sfondo, una feluca per la pesca al pescesapda. La gara si fa più difficile da interpretare nel ritorno verso la chiesa di Grotte e alcuni (tra cui il sottoscritto) si "buttano" un po' troppo sottocosta perdendo all'istante il gruppo. Ma al di là di questi soliti inconvenienti, la gara fila liscia, grazie ad un bel mare e alla buona visibilità.

 

A tempo di record, Rodolfo Valenti piomba sul traguardo (foto sopra), dopo avere staccato Filppo Pupulin, che vediamo qui sotto dopo l'arrivo. I due sono arrivati nell'ordine anche alla Traversata. 

Dietro a loro, Antonio Bruno dell'Ortigia, una delle rivelazioni di quest'annata agonistica e vincitore di diverse gare in Sicilia.

Prima delle donne la bionda Helen Astolfi, che vediamo uscire dal mare cristallino subito dopo l'arrivo.

I master al traguardo: Peppe Saya (Nuoto Milazzo) e Giuseppe D'Alessandro (Waterpolo Palermo), mentre sopraggiunge Fabio Lo Grande (Nadir). Sotto: Marco Tartarotti, a sinistra, primo dei master e quinto assoluto dopo una bella gara, discute con me (cuffia blu) e con la moglie Elena Presot. Marco ed Elena sono tra gli atleti non siciliani con il maggior numero di presenze al "Baia".

Ma quello con più presenze di tutti (e mai soltanto per onor di firma) è lui, Peppe Saya, che non ha mancato neppure un'edizione delle dieci fin qui disputate. Per lui l'onore di esser stato scelto per il manifesto di questa edizione, una speciale targa, e questa foto con Ninni Giunta e il presidente della Lega Navale, Carmelo Recupero.

Un po' di amici alle premiazioni: in alto, Marco Tartarotti, e qui sopra Alessandro Migliore, Waterpolo PA, tornato al nuoto di fondo vent'anni dopo il suo storico secondo posto nazionale dietro Cosmo Milano nel 1987. Ha ritrovato un ambiente certo più competitivo, alcuni vecchi amici come me ed Antonello Asmone, ma ha dimostrato in questa e in altre gare una forma eccezionale.
Sotto invece vediamo il catanese Rosario Patanè, che ha consolidato con un'altra bella prova il suo rapporto col Baia di Grotta.

Ancora premiazioni per amici master: sopra è Giuseppe D'Alessandro, sotto Giovanni Arena (Nuoto Milazzo).

Sopra, il podio femminile: Laura Palasciano, seconda assoluta e prima Master; Helen Astolfi, prima: Federica Giardina, terza. Sotto, Giovanna Quartuccio, Waterpolo, quinta e prima M30, un altro gradito ritorno in riva allo Stretto, con Gianni Calvo, osservatore FIN.

Elena Presot, da Verona allo Stretto per la sesta volta. Sotto, una delle più interessanti promesse messinesi, la Junior Miriam Luca della Polisportiva Messina, che si metterà in ottima luce nelle gare siciliane di fine stagione.

Antonello Asmone, premiato da Gianni Calvo, prima della misteriosa scomparsa del libro sulla storia delle traversate dello Stretto da lui acquistato durante la premiazione. Un appello a chi, sbadatamente, lo ha sfilato dalla sua borsa e infilato nella propria: aridatece er libbro! Sotto invece vediamo l'ennesimo contributo della famiglia Bassetta alla storia del Baia di Grotta, per ora ancora fuori gara per limiti di età, e speriamo in gara da "effettivo" non appena l'anagrafe lo consentirà.

Le foto che seguono mostrano i primi tre assoluti: Rodolfo Valenti, vittoria e record, Filppo Pupulin, secondo e Antonio Bruno, terzo.

E per chiudere, un'immagine delle fasi che hanno preceduto la premiazione. Oltre all'immancabile poetessa Maria Costa, che con i suoi versi ha intrattenuto la folla consentendo a Marco Conti la compilazione delle classifiche, è stato presentato il libro del cronometrista reggino Pasquale Nucara, "Mille e più traversate a nuoto dello Stretto di Messina". Un'opera fondamentale per gli appassionati del nuoto nello Stretto, che ho avuto il piacere di ricevere in dono e l'onore di presentare dal palco. 
Che lo scaramantico gesto in cui l'obbiettivo mi ha sorpreso protegga la nostra gara da quanti, all'asciutto e dietro le quinte, hanno tramato, tramano e trameranno contro di essa. Lunga vita al Baia di Grotta!!

10 Agosto 2009 - XI TROFEO BAIA DI GROTTA - I Coppa NINO MUSCIUMARRA - 5200m


Nell'edizione 2009 debutta il nuovo logo.

La gara dell'agosto 2009, svoltasi il giorno seguente alla 45ma Traversata dello Stretto, è dedicata alla memoria dello Squalo dello Stretto, Nino Musciumarra, scomparso pochi mesi prima. Da quest'anno al "Trofeo Baia di Grotta", che premia il vincitore assoluto, sarà affiancata la "Coppa Nino Musciumarra" che premierà la vincitrice della classifica femminile.

La giornata è calda ma ventilata, le condizioni del mare sono buone, ma le meduse si fanno vedere (e sentire) fin da prima della partenza. Nella foto sopra, Alessandro Sergi e Giovanni Arena scrutano il mare in cerca di capire le ... intenzioni della corrente. 

Le fasi della partenza sono concitate anche a causa del notevole numero dei concorrenti (oltre ottanta) ma si svolgono senza problemi, e al via del Giudice Arbitro Antonio Baglio si scatena la lotta.

Il primo quarto della gara, in direzione sud, vede più o meno tutti i concorrenti tenersi al largo, in favore di corrente, e puntare direttamente sulla prima boa di virata posta a pochi metri dalla riva. Lì inizierà la fase più tattica, in cui la scelta della rotta si rivelerà per tutti fondamentale.

La corrente continua a "scendere" verso Messina, e ostacola fortemente chi resta al largo, vuoi per le indicazioni sbagliate ricevute da qualche "esperto", vuoi per la poca esperienza nel nuoto in un mare così particolare, vuoi per una sottovalutazione di quanto le correnti possano essere determinanti in una gara come questa. Chi invece si tiene a riva, a pochi metri dalla spiaggia, riesce in qualche modo ad andare avanti, anche se la corrente è contraria per tutti.

Sotto costa, tra l'altro, le meduse sono molto più numerose, ma se si vuole passare non c' altra scelta. Nel secondo passaggio davanti alla chiesa di Grotte la corrente è talmente forte da costringere gli atleti ad uno sprint interminabile per superare solo pochi metri, i più duri. Sotto vediamo i messinesi Arena e Saya che attraversano le barriere frangiflutti per superare il "muro" di corrente. 

 

E alla fine, nel tratto che dall'ultima virata porta al traguardo, in testa a tutti si presenta a sorpresaun master, il forte quarantottene genovese Paolo Perrotti, seguito a breve distanza dai giovani siciliani Di Maura e Polizzi. La vittoria di Perrotti al Baia di Grotta segna in qualche modo la rivincita dei master, che piazzano l'altro M45 Bucci al quarto posto assoluto davanti al bravissimo M35 palermitano D'Alessandro, protagonista di una stagione strepitosa. 

Dopo di loro, vincitrice della I Coppa Musciumarra, arriva Elissa Fortunato che nella classifica femminile precede Diletta Cucè e Giovanna Quartuccio, prima master. Gli arrivi si susseguono e non mancano le sorprese: aspettando l'arrivo dei favoriti Antonio Bruno e Filippo Pupulin, bloccati da una rotta "dritta" e in quanto tale sbagliata, toccano il tabellone d'arrivo altri forti master (Kirner, Enriquez, Marzullo, Tartarotti) e altri agonisti tra cui il giovane Martorana della Ulysse, società gemellata con il nostro sito, primo messinese al traguardo.

Qui sopra vediamo dopo l'arrivo il gruppetto che seguiva Tartarotti, con Giovanna Quartuccio, il sottoscritto (cuffia blu), Fabio Lombardo (cuffia rossa) e Pietro Mondello (cuffia gialla), insieme al traguardo dopo una bella gara fianco a fianco alla comune ricerca della migliore rotta.

Insieme agli attardati Pupulin e Bruno arriva anche il forte  master palermitano Alessandro Migliore, che ha condiviso con loro ambizioni, rotta e sfortuna, ma che accetta il risultato con la sportività (incazzata ma filosofica) di un veterano del mare. Non è così per tutti, e qualcuno più deluso degli altri definisce il Baia di Grotta una "gara di merda"... l'anno prossimo stia tranquillo, toglieremo le meduse una ad una, fermeremo le correnti e dissaleremo l'acqua per farlo sentire più a suo agio.


Un gruppo di atleti messinesi: da sinistra Roberto Tamà, Giuseppe Lotta, Giovanni Arena, Nino Fazio, Peppe Saya, Giovanni Lombardo, Marco Viola, Michelangelo Martorana, Miriam Luca; accosciati: Massimo D'Attola (seminascosto), Pietro Mondello (semidistrutto), Marco Petrella, Carmelo La Spada.


Ecco lo splendido podio della prima Coppa Nino Musciumarra: la vincitrice Elissa Fortunato tra la seconda, Diletta Cucè (a destra) e la terza, Giovanna Quartuccio (a sinistra nella foto, prima master). Foto gentilmente fornita da Rosario Cucè.

L'organizzazione del Trofeo Baia di Grotta / Coppa Nino Musciumarra desidera ringraziare i medici di gara dott. Aurelio Lembo e dott. Marcello Aricò, per l'entusiasmo col quale hanno dato il loro contributo in un'edizione resa particolarmente difficile dai numerosi ritiri dovuti a corrente e meduse, l'amico Marco Conti per la compilazione delle classifiche in tempo reale e i Giudici di Gara Antonio Baglio e Laura Terranova.

Le foto di questa edizione sono state realizzate e gentilmente concesse da Gianfranco Andaloro e Marcello Aricò. Chi volesse contribuire con altre immagini specie della premiazione, sarà naturalmente il benvenuto!

 

22 Agosto 2010 - XII TROFEO BAIA DI GROTTA - II Coppa NINO MUSCIUMARRA - 5200m

Ancora una volta a dirigere le operazioni c'è Antonio Baglio, con sollievo di molti a capo della Giuria e non come nuotatore!

Si parte con la "scendente", quindi tutti a largo all'andata verso sud, e a terra risalendo la corrente verso nord.

L'arrivo dei primi tre, con la prima vittoria di Daniele Pipia, dominatore delle gare siciliane del 2010, davanti a Gabriele Mento e Claudio Polizzi.

Alle spalle dei primi due master Tartarotti e Sergi, il gruppo con Alessandro Mollica, Lucrezia Mondilla, Giuseppe D'Alessandro, Giovanna Quartuccio, Diletta Cucè, Fabio Lombardo, Daniele Enriquez.

Riccobono, Fazio, Viola e Saya arrivano sotto gli occhi del "giudice in acqua" Laura Terranova. Sotto, l'arrivo di Rosario Patanè.

Tra giudici e cronometristi si riconoscono Baglio, Pizzi, Parasporo, Sarlo e Sapienza.

La II Coppa Musciumarra viene vinta dalla calabrese Lucrezia Mondilla, davanti a Quartuccio e Cucè. 

Ancora una volta il primo messinese è Alessandro Sergi, secondo master e sesto assoluto. E grazie ancora a Marco Conti che vediamo qui al lavoro per la redazione delle classifiche insieme a Toni Baglio.

Come sempre, frutta e bevande per grandi e piccini (il piccolo Tartarotti è anche lui ormai un veterano del Baia...!).

E la solita foto di gruppo dei messinesi.... ma gli agonisti dov'erano?

Le foto di questa edizione sono state realizzate e gentilmente concesse da Gianfranco Andaloro ed Ennio Giganti. 

4 Settembre 2011 - XIII TROFEO BAIA DI GROTTA - III Coppa NINO MUSCIUMARRA - 5200m

L'edizione 2011 festeggia la seconda vittoria consecutiva di Daniele Pipia, che sopra vediamo premiato dal presidente della Lega Navale, Carmelo Recupero.

Le consuete operazioni di preparazione del percorso, con Condurso e Fiannacca in azione. Sotto, il team di Giudici e Cronometristi, ormai tutti "fedelissimi" del Baia, a partire dal Giudice Arbitro Toni Baglio, ancora una volta chiamato a dirigere una gara che anche quest'anno non è stata semplice. L'organizzazione ringrazia la FICR di Messina che ha fornito un servizio eccezionale, consentendo l'elaborazione delle classifiche in tempi rapidissimi e in particolare Mimmo Sarlo, Gianni Pizzi e Nino Parasporo, per il lavoro svolto al traguardo e al computer.

Lo staff della Lega Navale, capitanato da Carmelo Recupero, che ha curato le operazioni di segreteria-atleti. Senza Lega Navale di Messina il Baia di Grotta non esisterebbe. Sotto, lo staff medico: il Baia prevede una doppia assistenza, con medico in barca al seguito della gara e medico a terra per accogliere eventuali emergenze. I dottori Marcello Aricò e Aurelio Lembo hanno avuto quest'anno la collaborazione di Francesco Lembo, già protagonista della gara come nuotatore alcuni anni fa.

Le ragazze di Nuoto Milazzo (presente al via con una numerosissima squadra) ascoltano i consigli di due "vecchi" compagni come Giovanni Arena e il sottoscritto... che per la prima volta dal 2000 non parteciperà alla gara, con grande dispiacere, perchè convalescente da un infortunio muscolare.

La partenza avviene da un punto leggermente diverso a causa delle correnti, che non impediscono ad Asmone, Saya & c. dall'esibirsi nel consueto repertorio pre-gara. Poi ci si tuffa controcorrente verso la prima boa.

Alle spalle di Daniele Pipia, che vince per distacco, entusiasmo lo sprint tra Polizzi, Minarda e Iacobacci. Seguono solitari Passanisi e il primo master, Marco Tartarotti, venuto da lontano a rinsaldare il suo rapporto di amore con la nostra gara. Alle sue spalle il gruppo che vediamo sprintare sopra, guidato dalla coppia di Nuoto Milazzo formata da Mauro Raffa e Alessandro Sergi, che precedono Alessandro Mollica e la vincitrice della gara femminile Diletta Cucè.

La premiazione con Ninni Giunta al megafono e il sottoscritto, per una volta asciutto e riposato, a far da valletta. Probabilmente dal prossimo anno Ninni seguirà le operazioni da una posizione un po' più defilata... a meno che non ci ripensi. Ma è lui che ha inventato questa gara e la sua presenza sarà sempre indispensabile.

La III Coppa Nino Musciumarra viene quindi assegnata a Diletta Cucè, prima donna al traguardo davanti alla coppia milazzese formata da Stefania Torre e Michela Cambria. Per un dirigente di Nuoto Milazzo è una grande gioia vedere il sorriso di queste ragazze premiate dopo una bella gara.

Claudio Polizzi, terzo nel 2009 e nel 2010, arriva secondo nel 2011.... Claudio, che intenzioni hai per il 2012? Nella foto sotto, il terzo classificato Mauro Minarda.

Giuseppe Saya, sotto con Pippo Nicosia e Mauro Raffa (settimo assoluto), festeggia con una grande gara e il decimo posto assoluto la sua tredicesima partecipazione su tredici edizioni.

E ancora una grande prova per Alessandro Sergi, premiato come primo dei messinesi ma soprattutto ottavo assoluto e secondo master, preceduto dal solo Tartarotti.

Infine da segnalare la bella gara di Bruno Pecora, storico co-organizzatore della Traversata dello Stretto, primo M50 grazie ad una bella partenza in cui ha superato molti concorrenti che si erano impantanati nella corrente, che per lui ha molti meno segreti che per altri, ma che in questa giornata ha tradito più di un esperto.

E, chiudendo con la solita foto di messinesi e milazzesi, anche quest'anno mi chiedo: ma gli agonisti messinesi dov'erano?

Le foto di questa edizione sono state realizzate e gentilmente concesse da Gianfranco Andaloro e Ninni Giunta

 

2 Settembre  2012 - XIV TROFEO BAIA DI GROTTA - IV Coppa NINO MUSCIUMARRA - 5200m

Una splendida giornata di sole saluta la quattordicesima edizione del "Baia". Marcello Aricò prende, insieme a Ninni Giunta, le redini dell'organizzazione (... iniziando dai lavori più umili come il trasporto delle boe). Sopra, e operazioni di punzonatura con Gianni Pizzi che "numera" Alessandro Sergi.

Diversi stati d'animo sui volti di Daniele Pipia, vincitore nel 2010 e nel 2011, Diletta Cucè, prima donna nel 2011, e Antonello Asmone, carissimo amico sempre presente al Baia di Grotta.

Dopo un allineamento reso problematico dalla forte corrente si parte verso sud, e dopo il primo giro di boa già Pipia è saldamente al comando, seguito dal tandem Cantisano - Cucè.

Alle loro spalle, Mario Minarda segue una traiettoria diversa mentre Marco Tartarotti, ancora una volta presente, insegue Cantisano per la vittoria tra i master..

Dietro Tartarotti, ecco il primo gruppetto, capitanato da Peppe Saya. Alle sue spalle Nino Fazio, Diego Reforgiato, i due giovani Pietro Barbera e Giuseppe Lisi (sotto), entrambi al loro esordio al Baia di Grotta e poco staccato il palermitano Dario Scalia.

Scalia si infila tra gli scogli e tutto il gruppetto che lo precede cerca di risalire la corrente restando più a riva, passando addirittura sotto il pontile. Nella foto sotto, Tartarotti ha già raggiunto il pontile, seguito dalla cuffia gialla di Saya, poi Fazio, Reforgiato, Barbera e Lisi.

Ancora una volta - ed è la terza consecutiva - Daniele Pipia piomba solitario sul traguardo. Dietro di lui, Mario Minarda ha raggiunto Diletta Cucè ed entrambi hanno leggermente staccato Cantisano, che giunge comunque primo tra i master precedendo Tartarotti.

Lo sprint del gruppetto degli inseguitori viene vinto da Pietro Barbera, mentre Fazio (io) e Saya arriviamo ancora una volta insieme faccendo un po' a sportellate per il settimo posto assoluto e terzo posto master, concludendo il più veloce tra i nostri tanti "Baia di Grotta". Sergi stavolta finisce lontano, tradito da un errore di rotta.... ma si rifarà l'anno seguente.

Le strette di mano subito dopo l'arrivo fanno parte del nostro sport quasi quanto le polemiche. Qui sopra vediamo Peter Mostacci (cuffia bianca) ringraziare Giovanni Arena per l'aiuto nel trovare la rotta giusta. Giovanni poi mi confida: "Vedi, questo è stato una persona per bene". Sotto, l'arrivo di un grande atleta e grande amico, Rosario Patanè, che nonostante sia privo di una gamba affronta le gare in mare insieme agli altri, rappresentando un esempio di sport e di vita prezioso per i tanti ragazzi che affrontano questa difficile disciplina.

Dopo le sportellate io e Peppe Saya ci ritroviamo, e prima di mettermi il ghiaccio sull'occhio troviamo il tempo per "fare subito pace". Sotto, Piotr Klimczak decide di riportarsi in Polonia parte del percorso.

I primi tre della classifica maschile: Daniele Pipia al centro, Mario Minarda a destra, Giuseppe Cantisano a sinistra. Sotto, le prime tre ragazze: Diletta Cucè vincitrice per la seconda volta della Coppa Nino Musciumarra, seguita come l'anno scorso dalle due milazzesi (ma in ordine invertito) Michela Cambria e Stefania Torre.

I Tartarotti si moltiplicano in numero e dimensioni, belli, biondi e agguerriti e - soprattutto - sempre prensenti al Baia di Grotta che per loro non è esattamente dietro l'angolo. Grazie di cuore! Sotto, mi trovo insieme a due giovani amici della categoria Ragazzi, che hanno onorato con un'ottima prestazione il loro primo "Baia" (grazie anche alla rotta perfetta tracciata dai vecchi Fazio & Saya...): Giuseppe Lisi e Pietro Barbera, secondo e primo nella loro categoria.

Infine, il podio della categoria M50 con Nino Fazio tra Paolo Meglio e Peter Mostacci, e quello degli M55 col vincitore Rosario Cucè (papà di Diletta) tra Giuseppe Morici e Giovanni Arena.

Le foto di questa edizione sono state realizzate e gentilmente concesse da Salvatore Cambria. 

 

1 Settembre  2013 - XV TROFEO BAIA DI GROTTA - V Coppa NINO MUSCIUMARRA - 5200m

Una violenta "sciroccata" caratterizza l'edizione 2013 del "Baia di Grotta" e mette in forse la partenza fino a poco prima del via. Sentite le Autorità Marittime, l'organizzatore Marcello Aricò con il Presidente della Lega Navale Carmelo Recupero e il Giudice Arbitro Rita Sorrentino decidono di ascoltare anche il parere degli atleti. Io, che quest'anno non partecipo alla gara, faccio un rapido "giro" di opinioni: nonostante il mare mosso e il forte vento che soffierà in senso contrario per parte della gara, quasi tutti sono diposti a prendere il via. In particolare mi avvalgo del consiglio di due esperti nuotatori come Marco Tartarotti e Rosario Patanè, diversi per caratteristiche ma entrambi buoni conoscitori dei problemi del nuoto in mare. Alla fine, solo due atleti non prenderanno il via, ma i partenti arriveranno tutti al traguardo, confermando la correttezza della decisione presa.

La gara vive due fasi ben distinte. La prima metà, con il primo tratto durissimo nuotato contro vento, contro le onde e contro la corrente, è dominata dal master Tartarotti. L'esperto fondista veneto è primo alla boa posta a sud e mantiene la posizione al primo passaggio davanti alla Lega Navale, inseguito da due giovani atleti di Nuoto Milazzo, Mauro Raffa e Pietro Barbera, seguiti a loro volta dal compagno di squadra Alessandro Sergi, sempre tra i master più agguerriti.

I nuotatori, ora spinti da vento e corrente, scompaiono alla vista nel lungo tratto sud-nord. Quando riappaiono, la situazione cambia: Tartarotti commette l'errore (forse il primo in tanti anni di "Baia") di puntare dritto sull'arrivo subito dopo la virata alla seconda boa, mentre i tre 'milazzesi'  si dirigono decisamente più a riva, allungando la rotta ma attenuando gli effetti della corrente nuovamente contraria. E mentre sul traguardo vediamo avvicinarsi Marco Tartarotti ancora solitario, dagli scogli vediamo spuntare il tandem di Raffa e Barbera, che completano la rimonta toccando il tabellone di arrivo con un buon vantaggio. Sfruttando la stessa rotta anche Sergi riesce ad "infilarsi" davanti a Marco per pochi secondi.  Tra le ragazze, è Rachele Maffei ad aggiudicarsi la Coppa Nino Musciumarra davanti alla giovane augustana Federica Saraceno.

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Ottima la prova anche di altri master siciliani: Diego Reforgiato, Paolo Zanoccoli, Elio Spinella e Luca Albo, nell'ordine alle spalle di Tartarotti, e del giovane Giuseppe Lisi che precede sul traguardo Andrea Cavallaro e Giuseppe Saya.

Un podio tutto "milazzese" è una grande soddisfazione per il presidente di Nuoto Milazzo Pippo Nicosia e per me, che della stessa squadra sono dirigente. Soprattutto, è un piacere vedere premiati ragazzi come Mauro Raffa, recentemente laureatosi campione regionale Ragazzi su 200 e 400 metri e qualificatosi per i Campionati Italiani di categoria, e Pietro Barbera, già secondo assoluto a Milazzo la settimana prima e finalmente primo ad Augusta sette giorni più tardi. E dopo la delusione del 2012, è bello vedere sul terzo gradino del podio e primo tra i master un amico e compagno di fatiche come Alessandro Sergi. Per Marco Tartarotti l'appuntamento col podio è sicuramente solo rinviato, anche se i giovani sono tanti... e scalpitano.

Come co-organizzatore di questa tormentata edizione, in cui tutto è stato difficile (dal posizionamento delle boe, al lavoro dei Giudici, allo sforzo dei nuotatori) vorrei ringraziare il G.A. Rita Sorrentino, tutto il personale della Lega Navale Italiana con il presidente Recupero, Antonella Aprile allenatrice dell'Athon che non ha esitato ad entrare in acqua per aiutarci a sistemare il tabellone d'arrivo, e tutti i coraggiosi nuotatori, con un particolare "grazie" al grande Saro Patanè e a Piotr Klimczak, venuto dalla Polonia apposta per la nostra gara - con lo Stretto nel cuore.

Le foto di questa edizione sono state realizzate e gentilmente concesse da Gianfranco Andaloro. 

 

Questa pagina è stata curata da Nino Fazio.
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nino@baiadigrotta.it

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