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FABRIZIO
MANDANICI, traversata solitaria stile libero PANAREA - SALINA - LIPARI - VULCANO
Da www.nuoto.it e www.nuotosicilia.it La mattina del 15 Luglio non erano ancora le 5 e mezza e già Fabrizio Mandanici lasciava le rocce di Punta Milazzese nell'isola di Panarea, accompagnato dal dirigente-atleta della Nuoto Milazzo Nino Fazio (tre traversate e record sulla Vulcano-Capo Calavà), dal medico Piero Spadaro e dai cronometristi Pizzi e Parasporo. Il master 35 messinese, in forza alla Nuoto Milazzo Carmelo Nicosia e con all'attivo una Vulcano-Capo Calavà (2005), affrontava una traversata nuova e ambiziosa: congiungere ben quattro delle Isole Eolie in un'unica traversata di oltre 33 km.
La
frazione più lunga, quasi 19 km fino all'Isola di Salina, si è svolta in
condizioni di mare perfettamente calmo e con ottima visibilità: il
parziale di 5 ore e 25 minuti può essere considerato di tutto rispetto,
soprattutto se si considera che restavano da percorrere altri 14
chilometri. La traversata proseguiva verso Lipari, attraversando il
"canale" tra le due isole. A questo punto, mentre la brezza
incominciava ad increspare il mare, ecco l'apparizione di una pinna a poca
distanza dal nuotatore. Alla paura si è sostituita rapidamente
l'emozione: due bellissimi delfini hanno incominciato a seguire Fabrizio
con discrezione, avvicinandosi alle barche a curiosare, e lo hanno
accompagnato per oltre un'ora.
Il tratto di traversata che ha portato Mandanici a costeggiare il lato ovest di Lipari è stato quello più impegnativo, sia per la stanchezza che cominciava ad affiorare che per la lunghezza dell'isola stessa, che sembrava non finire mai. La costa rocciosa offriva uno spettacolo mozzafiato con grotte, scogli e fondali da sogno. Lo scenario cambia con le Bocche di Vulcano. Qui il mare si fa più turbolento e la fatica più dura. La Colapesce I con al timone Giovanni Fiannacca guida Mandanici verso una scogliera dalla quale lanciarsi nell'attraversamento dello stretto che porterà al traguardo, nell'Isola di Vulcano. La manovra si rivela azzeccata e le Bocche sono passate senza troppe difficoltà, anche se a quel punto la fatica si fa veramente sentire, e un dolore al braccio destro rende gli ultimi chilometri particolarmente difficili.
Ma ormai è fatta. L'arrivo a Vulcano avviene 10 ore e 55 secondi dopo la partenza e la distanza effettivamente percorsa riferita dal gps, considerando deviazioni e scarroccio, è di circa 35 chilometri. Una impresa veramente eccezionale, ufficializzata dal referto dei due più esperti cronometristi messinesi, Pizzi e Parasporo, che colloca Fabrizio Mandanici tra i grandi nomi delle traversate solitarie.
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