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WALTER D'ANGELO, sestupla traversata stile libero 
29.08.2013

La traversata multipla dell'atleta milanese rappresenta un momento importante nella storia del nuoto nello Stretto. E' infatti l'impresa ufficialmente documentata che in un'unico sforzo sportivo ha realizzato il maggior numero di traversate consecutive in un unico stile. La traversata multipla presenta difficoltà notevoli, tanto per il nuotatore quanto per chi lo guida in barca: innanzitutto, impone naturalmente di  raggiungere un notevole chilometraggio, perchè i venti chilometri "teorici" diventano in realtà molti di più a causa della rotta imposta dalle correnti; inoltre, richiede una conoscenza molto approfondita delle correnti nello Stretto, perchè ognuna delle sei traversate sarà totalmente diversa dalle altre cinque. Occorrerà al tempo stesso programmare con cura l'ora di partenza, e saper improvvisare adattando rotta e strategia alle situazioni non sempre prevedibili che il capriccioso tratto di mare presenta.

Walter  D'Angelo, nuotatore cinquantenne tesserato per la "Milano Nuoto Master", ha già conosciuto lo Stretto in occasione di una doppia traversata - purtroppo non cronometrata ufficialmente e quindi non riportata su questo sito - chiusa poco sotto le due ore. Negli anni passati è stato un entusiasta interprete del nuoto di fondo, con un tentativo di traversata della Manica che purtroppo non ha avuto il via-libera da parte della Channel Swimming Association per le avverse condizioni meteo-marine dopo un'estenuante attesa, e un secondo tentativo nel 2011 in staffetta, realizzato insieme ad altri tre atleti lombardi col team "Italian Dolphins" e chiuso in 12 ore e 39'. Altra impresa degna di nota è stata una traversata nel Lago Maggiore (1995), con un percorso vicino ai 30 km chiuso in 10 ore, nel 1995.

La storia delle traversate multiple nello Stretto di Messina è antica e, al tempo stesso, "esclusiva". Un'occhiata all'albo d'oro rivelerà come molti atleti hanno compiuto la doppia traversata, ma sono stati veramente pochi quelli che hanno realizzato ancora più tentativi, proprio per le difficoltà riportate sopra. Vero protagonista di queste "multiple" è stato il romano Gianni Golini, nel cui curriculum figurano varie "quadruple" e una "sestupla" in quattro stili tra gli anni '70 e gli '80. In anni più recenti si ricorda invece la quadrupla-quattro stili del rodigino Aberto Guerrini, che nel 2007 abbassò il record di Golini. Un "club" molto ristretto, dunque, nel quale D'Angelo intende inserirsi con la prima traversata composta da sei frazioni ininterrotte tutte nuotate a stile libero. Solo un caso, cioè l'incontro col sottoscritto nei locali della Capitaneria di Porto di Messina, porta alla sua attenzione la possibilità di contattare i cronometristi FICR e conseguire un'omologazione ufficiale del risultato che altrimenti si sarebbe andato a sommare alla lista delle tante nuotate, vere o solo riferite, affidate solo alla testimonianza degli stessi protagonisti e dei loro accompagnatori. Al tempo stesso, questo casuale incontro lo porta ad avere un'idea più precisa delle altre imprese passate effettivamente compiute, con le quale si stava per confrontare. Il barcaiolo scelto per la traversata è Giovanni Fiannacca, già "guida" della quadrupla di Guerrini: tutto va per il meglio, il nuotatore fa la sua parte con grande bravura e resistenza, tenendo duro su un percorso che Fiannacca mantiene entro i 25 chilometri effettivi - cosa non da poco, vista la difficoltà nell'interpretare una traversata che comporta un margine di rischio notevole nella previsione delle correnti su un arco temporale così lungo. La previsione di otto ore si riduce ad un tempo ufficilae di 7 ore e 35 minuti. Davvero una bellissima impresa e... complimenti al barcaiolo e al nuotatore, al quale ho chiesto di raccontare in prima persona la sua esperienza, che leggete qui sotto.

Questa mia seconda esperienza sulla traversata dello Stretto (la prima, andata e ritorno, 2008) mi ha gratificato molto, perche' ho stabilito un mio nuovo personale record.
Era dal 9/09/2011, ovvero dalla traversata della Manica, insieme agli "Italian Dolphins" (1° team italiano, ad avere compiuto l'impresa), che non provavo una cosi' intensa emozione.
Sono partito da Torre Faro il 29/08/2013 alle ore 08:20' circa, per approdare alle ore 16:00 circa, sempre a Torre Faro, percorrendo la distanza di 25 km con il tempo di 7.35'.
Posso sentirmi onorato di avere eguagliato anche il record della traversata piu' lunga (6 volte) compiuta solo da Gianni Golini nel 1982.

L'impresa e' stata meno faticosa delle mie aspettative, grazie agli allenamenti estenuanti eseguiti i giorni precedenti alla competizione, pero', le forti correnti si sono fatte sentire. Infatti piu' di una volta, per non uscire fuori rotta, ho dovuto costeggiare la terra calabra per alcune centinaia di metri prima di riprendere il largo.

Ho avuto la fortuna di essere guidato da un esperto e competente pilota, Giovanni Fiannacca, che ancora ringrazio.

Ammetto anche che le tiepide acque dello Stretto mi hanno coccolato, non posso dire altrettanto delle colonie di meduse che spesso ho incrociato, alcune delle quali mi hanno urticato, a volte ho dovuto effettuare delle vere e proprie gincane per evitarle. A mia insaputa, per fortuna, durante la traversata alcuni pescatori hanno filmato dalla propria imbarcazione uno squalo bianco che si aggirava nella baia.

L'ultimo tratto dell' impresa, dopo avere toccato la costa calabra mi sono sentito carico di adrenalina, perche' ero consapevole che da li' a poco avrei portato a termine questa grande, indimenticabile impresa. Durante le mie ultime bracciate alla conquista della terra siciliana, vedevo una grande folla di gente incuriosita, la quale al mio arrivo si mostrava incredula per cio' che avevo compiuto, alla fine pero' mostrava calore e sincera ammirazione.

a cura di Nino Fazio - nino@baiadigrotta.it

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