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cristina scotto

Ho scoperto da “grande”, vent’anni suonati, di avere discrete doti di nuotatrice e, superfluo dirlo, anche per me galeotto è stato l’incontro con Nino Musciumarra. Poche bracciate insieme sono state sufficienti per ritrovarmi reclutata in una simpatica armata che girava in lungo ed in largo l’Italia per disputare le gare del Grand Prix di Nuoto di Fondo e Gran Fondo, insieme al Fazio della “corsia accanto”. Questo accadeva negli anni 1987 e 1988. Il lavoro, però, non era facilmente conciliabile con i piacevoli ma faticosi viaggi per raggiungere le località del centro Italia, dove allora si svolgeva la totalità delle gare. A malincuore, dunque, nel 1989 ho dovuto interrompere la mia partecipazione al Grand Prix. Ho deciso però di emulare Nino Fazio e, nel settembre dello stesso anno, ho affrontato la mia prima traversata in solitario, nuotando dall’isola di Vulcano a Capo Calavà. Dal preciso istante in ho toccato terra, dopo otto ore, una passione direi quasi insana si è impadronita di me. Nel 1991 ho nuotato da Vulcano a Capo d’Orlando, 33 km in 11 ore e 14 minuti, nel 1992 da Salina a Capo d’orlando, 46 km in 14 ore e 27 minuti e, per finire, nel 1994  da Lipari a Milazzo, 35 km percorsi in 13 ore. Esperienze che hanno lasciato dentro me segni indelebili oltre alla certezza, e non è retorica, che se la mente vuole il corpo arriva a qualunque traguardo.
Nel frattempo lo Stretto era il mio più amato campo di allenamento. Tante traversate, compresa una doppia nel Luglio 1997, ripercorrendo la rotta di una delle ultime edizioni del Trofeo Scilla e Cariddi, a cui avevo partecipato precedentemente. 
Solo quest’anno, complici il ritrovato feeling con la piscina e gli amici di sempre ed il tesseramento con la società “Nuoto Milazzo “Carmelo Nicosia, ho partecipato al Campionato Italiano di Fondo, vincendo il titolo regionale Master 35.
Oltre alla passione stessa per le traversate, con Nino Musciumarra ho conosciuto anche il piacere di  trasmetterla a coloro che si avvicinavano al nuoto. Con il suo aiuto, fino a quando la salute glielo ha permesso, e poi in seguito come responsabile tecnico della Polisportiva Albatros di Messina, ho partecipato all’organizzazione di nove edizioni del Trofeo Albatros, durante il quale decine di atleti portatori di handicap, hanno attraversato  lo Stretto di Messina. 
Inutile aggiungere che la mia vita di tutti i giorni ruota intorno alla piscina ed il mio buon umore è direttamente proporzionale al tempo che riesco a trascorrere in acqua!!! Condivido la mia passione per l’acqua con Fabrizio, anche lui nuotatore di fondo, sono impiegata, e ho due figli, Alessio e Maria Chiara.

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update:  nel 2005 Cristina ripete la traversata Vulcano-Capo Calavà insieme a Fabrizio Mandanici, stabilendo il nuovo record femminile con 5h.37'02" - presto in rete il loro racconto (speriamo).

update:  nel 2007 Cristina è la prima donna a compiere la traversata Vulcano-Milazzo in solitaria e nel 2016 completa la sua terza Vulcano-Capo Calavà, sempre con un tempo inferiore alle 6 ore.

con lo Stretto nel cuore