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albo d'oro 

ASYA CAUTELA, traversata solitaria a rana
14.08.2009

GAIA CAUTELA, traversata solitaria stile libero
14.08.2009

Neppure un mese dopo la splendida traversata di Ilenia Andaloro, altre due giovanissime nuotatrici della società Nuoto Milazzo Carmelo Nicosia affrontano lo Stretto. Sono due sorelline che quasi ogni giorno lasciano il loro paesino, Tripi, tra le colline della fascia tirrenica messinese, per raggiungere la piscina di Milazzo. Si chiamano Asya e Gaia Cautela, e fanno - in due - 17 anni in totale: 10 per Asya, e 7 per Gaia. 

Le loro traversate ci invitano a ripercorrere alcune pagine lontane dell'albo d'oro dello Stretto: sono passati 36 anni dalla traversata a rana di Graziella De Gregorio, dodicenne messinese che strappò con 1h.01'53" il record della traversata a rana alla tedesca Ute De Vargas... oggi Asya, ancora più giovane della Graziella di allora, proverà la stessa impresa. E sono trascorsi 32 anni da quando Agatella Malvagna (oggi Master e compagna di squadra delle due bambine) stabilì il record femminile con 41'47", affermandosi all'età di otto anni come l'atleta più giovane di tutte le traversate ("primato" che ha conservato fino alla traversata di Rosolino Cannio del luglio 2009). E oggi Gaia, che gli otto anni non li ha ancora compiuti, sposterà ancora più indietro questa soglia anagrafica.

Va subito detto che a questa età il risultato non rappresenta una priorità: le atlete milazzesi sono innanzitutto due bambine, e come tali debbono vivere lo sport. E vi è una differenza sostanziale tra gli obbiettivi di una giovanissima Esordiente A, in qualche modo già avvezza alle tensioni agonistiche, e quelli di una "C" davvero piccola piccola, anche se con una grinta da veterana.

E' un compito difficile quello che si è assunto Pippo Nicosia, ieri tra i nuotatori più prestigiosi che la nostra Isola abbia regalato all'Italia e oggi allenatore e presidente di Nuoto Milazzo. Ne abbiamo discusso insieme a lungo nel corso dei mesi scorsi, non sempre trovandoci in accordo sull'opportunità di affrontare queste imprese in età così precoce. Anche in questo caso le critiche non mancheranno, ma Nicosia ha dalla sua parte anni e anni di esperienza, uniti ad un sincero affetto per i suoi piccoli atleti, dai quali chiede impegno ma non si aspetta nè gloria nè quel riconoscimento che a volte perfino la sua Città fatica a concedergli.


Nicosia è salito in barca, Asya e Gaia aspettano il "via" dalle rispettive barche appoggio

Per Nicosia è importante avere avvicinato al nuoto in acque libere non un atleta isolato, ma un'intera squadra, e queste traversate costituiscono solo un passo verso una partecipazione alle competizioni di fondo, non appena l'anagrafe lo consentirà. Si aspetta entusiasmo, non record.

Ma il record arriva lo stesso: Asya Cautela, guidata dalla barca di Domenico Burrascano sulla quale ho la fortuna di trovarmi anch'io, distende la sua splendida rana ad un ritmo di 34-36 bracciate al minuto, e quando raggiunge Cannitello i cronometri dei rappresentanti FICR di Messina Sarlo (padre e figlio) si arrestano su un incredibile 40'11", che rappresenta di gran lunga il miglior risultato a rana ottenuto da una ragazza, ma anche la terza prestazione femminile assoluta, nonchè il secondo tempo di sempre in questo stile!


Asya è partita, 36 bracciate al minuto.


All'arrivo di Asya, l'intera "comunità" di Nuoto Milazzo esulta sul barcone a due ponti!

La traversata di Gaia Cautela, accompagnata da Nicosia e guidata da un grande Giovanni Arena, si svolge in totale serenità. La bambina, molto tranquilla dall'inizio alla fine, nuota senza pause... guardandola, mi chiedo se stia pensando a quei 1800 metri di profondità che si trovano sotto il suo pancino! In barca con lei, oltre alla mamma Rossana, sono i due mitici cronometristi Pizzi e Parasporo, e nell'entusiasmo generale la bambina arriva a Cannitello in appena 42'15". Ma il tempo, per quanto eccellente, in questo caso non conta davvero: un'altra bambina ha vissuto il contatto con il nuoto in mare aperto e ne è uscita felice e sorridente.


Nel frattempo anche Gaia arriva in Calabria, sotto gli occhi del cronometrista Parasporo e di un Nicosia entusiasta.


Anche Gaia tocca terra a Cannitello!

Come abbiamo accennato, il dibattito sull'opportunità di queste baby-imprese è tutt'altro che chiuso. Si discuterà (a proposito e molto più spesso a sproposito) sui pro e sui contro. Le mie personali perplessità non riguardano l'aspetto fisico, che una bambina sana, guidata con attenzione e ben allenata affronta senza problemi, ma piuttosto l'opportunità di far vivere in età tanto precoce un'esperienza "individuale" sotto troppi riflettori, non sempre competenti e benevoli, pronti ad aggiungere in ogni caso una pressione di cui un atleta "appena abbozzato" non ha bisogno. Tutto va bene se la traversata riesce, ma poi occorrerà gestire il "dopo", evitando di identificare la vita sportiva di un bambino con ciò che ha fatto, riportandolo a vivere le sue vittorie e le sue sconfitte in mezzo agli altri bambini, come gli altri bambini che non hanno fatto "una cosa speciale". Ma occorre anche fare i conti con la possibilità di un fallimento della traversata, che un bimbo così piccolo non potrebbe metabolizzare con la stessa facilità di un adulto. Una sconfitta in una gara non ti lascia mai solo, perchè perdi insieme ad altri. Una sconfitta in una traversata è solo tua.


Tra mamma e papà le bambine si ritrovano sulla spiaggia calabrese.

Non vorrei essere il solito brontolone e mi fermo qui, anche perchè oggi la felicità prevale di gran lunga su ogni altra cosa. C'è qualcosa che mi rassicura, nella serenità delle piccole Cautela, così come nell'entusiasmo che ho visto accendersi in Ilenia dopo la sua impresa (ci ha accompagnato in barca nella 45ma Traversata dello Stretto, e sembra davvero conquistata da questo sport). Da Milazzo giungono buone notizie per il nuoto siciliano in acque libere, a dispetto delle troppe difficoltà in cui la Società di Nicosia è costretta dall'impossibilità di costruire il proprio futuro attraverso il vivaio di una scuola-nuoto. Nonostante proprio la squadra milazzese sia relegata ai margini della fruizione della locale piscina comunale, Pippo Nicosia è riuscito a costruire una realtà giovanile tra le più importanti della provincia, per la quale il nuoto in mare costituirà in misura sempre maggiore un obbiettivo fondamentale.

Una nota tecnica: le due traversate sono a tutti gli effetti "solitarie". Gaia è partita quando Asya era già in mare aperto da quattro minuti e nessuna delle due bambine ha potuto utilizzare l'altra come riferimento, neppure visivo. Nessun membro dello staff di accompagnamento è entrato in acqua per affiancare le atlete e tutto si è svolto secondo le correnti regole del nuoto in acque libere.

Qui sotto, i due grandissimi barcaioli che hanno accompagnato le traversate, Giovanni Arena e Domenico Burrascano.

  

pagina curata da Nino Fazio nino@baiadigrotta.it

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