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ANDREA
CADILI,
traversata stile libero Nel racconto di Marcello Aricò, la giornata memorabile che ha visto Andrea cimentarsi nella traversata dello Stretto. Arrivato in Sicilia da Genova, riesce ad organizzare tutto in pochissimo tempo grazie alla sensibilità del personale dell'Autorità Marittima della Navigazione nello Stretto di Messina. La dedizione dei suoi accompagnatori in acqua e l'impareggiabile perizia dei barcaioli Giovanni e Paolo Arena hanno fatto sì che la traversata divenisse un vero trionfo del valore atletico e della forza di volontà di un ragazzo che avrà forse duo occhi in meno, ma altrettante palle in più di tanti altri. Una
nuotata oltre lo sguardo Una
giornata di agosto come tante, nelle splendide acque dello Stretto, teatro
di eroi di ieri e di oggi, ha trovato un'altro protagonista che ha saputo
stregare le acque placide e indecifrabili di quel tratto di mare che
unisce la Calabria alla Sicilia. Questo
atleta paraolimpico non si è
arreso alla malattia e ha trovato nel nuoto una dimensione che gli ha permesso di
esprimersi, diventando campione italiano di categoria nei 400 s.l. ed è
stato eletto atleta genovese dell'anno. Una
giornata piena di emozioni che lo ha visto nuotare assieme ai due
accompagnatori della sua stessa società , la Rari Nantes Sori , che lo
hanno scortato fino a toccare terra in un tripudio di festa e di
acclamazioni da parte di tutta l'equipe che lo ha accompagnato e sostenuto
fin dalla prima bracciata: i comandanti Placido e Giovanni, la famiglia, i
cronometristi, i medici e altri sostenitori che lo attendevano festosi
sulla costa calabra. Andrea
all'arrivo era quasi incredulo del tempone che aveva realizzato,
(aveva previsto un tempo intorno ad 1h. 20') e nonostante le
diverse irritazioni cutanee dovute alle
numerose meduse presenti, la sua felicità sprizzava da tutti i
pori; grande festa e le foto di rito hanno fatto da cornice ad una
giornata veramente irripetibile. Ancora una volta lo Stretto con le sue bizzose correnti è stato l'artefice del destino del nuotatore decretando a suo piacimento, forse cosciente dell'impegno profuso, il tempo che si è meritato; la legge dello Stretto è stata ancora una volta decisiva rammentandoci che in queste traversate non conta solo la bravura, ma la caparbietà e la fortuna. Marcello
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