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GIOVANNI
ARENA, traversata solitaria s.l. foto di Marcello Aricò
Tra
gli addetti ai lavori il nome di Giovanni Arena è conosciuto soprattutto
come “barcaiolo” delle più importanti traversate individuali degli
ultimi anni, accanto all’altro nome storico dello Stretto, il recordman
Giovanni Fiannacca. Ma
una rapida occhiata all’albo
d’oro dello Stretto rivelerà che molte delle traversate più
veloci sono state guidate proprio da Arena: prima
e seconda miglior prestazione femminile (Maria e Stefania Torre), record
sulla doppia traversata (Nino Fazio), record
femminile a rana (Asia Cautela), per non parlare dei tempi che più si
avvicinano al record (il secondo
e il quinto con Cesare Fulci, il terzo
con Rolando Candiano, il quarto
con Paolo Perrotti)... Giovanni
Arena, tuttavia, è anche e soprattutto un atleta. Master 50 tesserato per
Nuoto Milazzo, la Società diretta da Pippo Nicosia, si è
affermato da diversi anni come uno tra i più forti atleti siciliani nella
sua categoria. La sfida di Giovanni Arena è stata quella di “provare su sè stesso” una traversata diversa, in un giorno poco indicato dalla tradizionale logica della ricerca della minima intensità di corrente. E’ stato invece scelta una data che precede di due giorni l’ultimo quarto di luna, in cui la corrente è ancora molto forte. Questo ha costretto l’atleta a partire da un punto più a nord rispetto all’estrema punta di Capo Peloro, allungando il percorso fino a quasi 3600 metri per cercare di nuotare “anticipando” il fiume di corrente scendente che si andava formando alle sue spalle. La scelta poteva sembrare azzardata, specie per un nuotatore di 54 anni, ma ha dato i suoi frutti. Arena ha nuotato alla media di 79 bracciate al minuto, concludendo la sua fatica nel tratto di costa tra Torre Cavallo e Cannitello. Il tempo finale di 37’08” non solo rappresenta di gran lunga la miglior prestazione over-50, ma è addirittura il dodicesimo tempo assoluto sulla singola traversata e giunge a premiare un personaggio che ha contribuito enormemente alla rinascita della passione per il nuoto nello Stretto, fondendo nella sua limpida carriera di atleta e barcaiolo l’amore per lo sport e per il mare, impegnandosi in ogni traversata – propria o altrui – con tutto sè stesso. Anche
in questa occasione è stata determinante la collaborazione dell’AMS
- Autorità Marittima per la Navigazione nello Stretto che ha
monitorato le operazioni di partenza e lo svolgimento della prova, affinchè
la traversata potesse svolgersi in piena sicurezza in un tratto di mare
estremamente difficile e trafficato. Per la Nuoto Milazzo C. Nicosia la traversata di Giovanni Arena rappresenta l’ennesimo fiore all’occhiello in una storia legata a filo doppio con il nuoto di fondo nello Stretto. La Società mamertina è quella che ha contribuito in misura più rilevante per numero di atleti e risultati alla storia delle traversate tra Scilla e Cariddi, in una lunga storia d’amore che grazie alle nuove generazioni sembra destinata a durare ancora a lungo. pagina curata da Nino Fazio nino@baiadigrotta.it storia - albo d'oro & immagini - organizzazione - regole - atleti Per comunicare dati o richiedere informazioni, scriveteci qui: traversata@baiadigrotta.it |
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