home
la
gara
il
luogo
i
personaggi
la
traversata
i
miti
l'ambiente
links
contatti
e iscrizioni |
personaggi
SANTO ABRUZZINI
e lo Stretto
il Curriculum
agonistico
-
1950-54:
Iniza a praticare il nuoto all'età di nove anni nello Sporting
Club Villa guidato dal presidente comm. Rosario Calì. Vince i
primi titoli di campione regionale "esordienti" e
all'età di 13 anni vince la Coppa Scarioni nella finale nazionale di
Crotone.
-
1956: Entra
a far parte dello Sporting Club Taormina, vincendo i titoli di campione
siciliano di 100, 200, 400 metri stile libero. Nei 200 s.l. si
laurea campione italiano nella categoria "Ragazzi" a
Bologna.
-
1957:
convocato nel Club Azzurro, partecipa al Trofeo Internazionale Sei
Nazioni di Brema.
-
1958: per la
prima volta partecipa alla Traversata
dello Stretto di Messina, conquistando il secondo posto
a meno di un minuto dal vincitore Gianni Paliaga, campione europeo.
-
Negli anni
successivi si impone come più forte fondista dell'Italia meridionale,
vincendo numerosi titoli regionali e battendo altrettanti
record sui 400 e i 1500 m. stile libero, nonchè sui 100 delfino.
Vince numerosissime edizioni della Coppa Vasta, della Coppa Spampinato,
della Traversata del Porto di Trapani.
-
1959:
contribuisce alla promozione in prima serie dello Sporting Club
Taormina nelle finali nazionali a squadre disputate a Reggio Emilia.
Nello stesso anno arriva ancora secondo alla Traversata
dello Stretto di Messina, battuto ancora - e stavolta
per un soffio - da Paliaga.
-
1960: ancora
una grande gara alla Traversata
dello Stretto di Messina, in cui pur arrivando quinto,
infiamma il pubblico con uno sprint in rimonta sul romano Ruggero
Ciacci (qui
il racconto della gara).
-
1961: la Traversata
dello Stretto di Messina, giunta alla sua VIII
edizione, sembra stregata per il campione villese, ancora secondo
per pochi metri.
-
1962: alla
IX Traversata
dello Stretto di Messina si rinnova il duello con
Ciacci e ancora una volta i due atleti arrivano allo sprint per il
quinto posto col medesimo tempo!
-
1967: il 14
agosto compie l'impresa di stabilire il record sulla singola e
sulla doppia traversata in solitaria dello Stretto di Messina,
nuotando l'andata in 52 minuti e il percorso completo in 2h.18'. Vince
la Favazzina-Scilla.
-
1969: nella
penultima edizione del "primo ciclo" della Traversata
dello Stretto di Messina si piazza ancora quinto.
-
1974: si
avvicina ad un nuovo sport, il nuoto pinnato, in un'epoca segnata da
grandi rivalità sportive tra i protagonisti della disciplina. Nella doppia
traversata pinnata conquista il record con 1h.30'49" il 18
Settembre, strappandolo a Nino
Musciumarra che lo aveva stabilito solo otto giorni prima nuotando
in 1h.45'.
-
1975: come
Abruzzini, anche la Traversata dello Stretto in gara è passata
al pinnato. L'atleta calabrese guida il gruppo dello Sporting Club
in un'emozionante battaglia con i nuotatori del Gruppo Sportivo dei
Carabinieri, tra i quali il solo Costa riesce a precedere al
traguardo Abruzzini, ancora secondo sul traguardo villese.
A fine settembre dello stesso anno, Santo si cimenta in una nuova
doppia traversata pinnata, alla riconquista del record strappatogli da
Rossetti con l' 1h.15'15" ottenuto una settimana prima. La
traversata del 28 settembre resterà uno degli episodi più
controversi della storia "pinnata", in quanto il tempo di
Abruzzini (1.07'50") non verrà mai omologato per l'assenza dei
cronometristi ufficiali.
-
1976:
divenuto Istruttore Federale FIN crea una nuova società di nuoto
pinnato, la "Mares Team Villa San Giovanni".
-
1977: vince
ancora la Favazzina-Scilla a dieci anni dalla prima volta.
-
1983-1985:
lasciata l'attività agonistica, come allenatore porta la sua Mares
Team alla vittoria nei Campionati Italiani a Squadre di
Mezzofondo nel Lago di Ivrea, e sfiorando la vittoria due anni dopo.
-
1986-1993:
l'impegno per lo sport diviene anche impegno civile, promovendo la
diffusione del nuoto correttivo contro la scoliosi e altre
malformazioni ossee.
L'arrivo vittorioso
alla Coppa
Spampinato di Catania, 24 Agosto 1957
Ho avuto il
piacere e l'onore di conoscere Santo Abruzzini nel 2008, in occasione
della traversata di Finy
Fichera, l'ho rivisto in altre occasioni e posso oggi dire di avere
stabilito con lui un rapporto di reciproca stima e simpatia. Ma come
parlare semplicemente di "stima", per una delle figure più
prestigiose della storia delle traversate? La combattività, la fierezza,
la forza fisica e caratteriale dell'atleta che ha sfidato e raccolto
sfide, che ha lottato fianco a fianco con campioni come Paliaga, Ciacci e
Travaglio, che ha aperto nuove strade e posto nuovi limiti al nuoto nello
Stretto, sono oggi nascoste nell'intimo di un gentiluomo del sud dai modi
pacati e cortesi.
Lido Cenide, Villa San
Giovanni, 1957
Erano tempi
lontani, e sembrano ancor più lontani se si riesce ad immedesimarsi in un
clima sportivo fatto di rivalità (la scuola reggina, quella villese,
quella messinese) al tempo stesso feroci e nobili. Tutto era più libero
dai freni normativi che oggi regolano e vincolano le traversate: chi
fissava la propria data per un determinato giorno poteva aspettarsi di
trovare sulla spiaggia un altro atleta pronto a raccogliere la sfida. Chi
stabiliva un nuovo primato, doveva aspettarsi di fronteggiare tre o
quattro assalti al proprio "tempo" nelle settimane
immediatamente successive. Le polemiche che seguivano alle imprese o ai
tentativi non riusciti non sembrano, in alcuni casi, spente neppure a
distanza di decenni.
Coppa Spampinato,
Catania 7 Settembre 1958
La figura di
Abruzzini, classe 1941, appartiene alla esigua schiera di "Padri
Nobili" dello Stretto, quei pochi atleti che con i loro sforzi e le
loro battaglie hanno creato il Mito della Traversata, facendo qualcosa che
non era stata ancora fatta - e facendola bene. A differenza di tanti altri
fondisti legati unicamente al mare, Santo è stato un grande atleta anche
in piscina, oltre che un forte protagonista del nuoto pinnato. Da questo
punto di vista è sicuramente il più "completo" dei nuotatori
che hanno scritto la storia dello Stretto. Mi piace anche ricordare che
Santo, villese purosangue, ha unito nella sua carriera le due sponde dello
Stretto anche con la sua militanza nella storica società taorminese dello
Sporting Club, prima di tesserarsi per le squadre della sua terra. Una carriera fatta di tanti
successi, di qualche rimpianto, ma sempre e comunque vissuta a testa alta
con impeto e con correttezza. Quel gentile signore che oggi - da buon
calabrese - ti darà il "voi" incontrandoti per strada è stato
nel più profondo significato del termine, un vero agonista nello sport, e
un vero sportivo nell'agonismo.
1958, con la Coppa
Vasta appena vinta
a
cura di Nino Fazio - nino@baiadigrotta.it
storia
- albo
d'oro & immagini - organizzazione
- regole
- atleti
Per
comunicare dati o richiedere informazioni, scriveteci qui: traversata@baiadigrotta.it
|